Stringo fra le dita,
una fotografia sbiadita,
me piccolina,
accanto alla carrozzina.
Ora è lui il privilegiato,
il fratellino appena nato.
Guardo quel visetto imbronciato,
troppo spesso da tutti trascurato:
un maschio dopo tante femmine,
mamma e papà in un brodo di giuggiole!
Quel “musetto” mi fa tanta tenerezza,
vorrei poterti fare una carezza,
vorrei essere una fatina
e con un colpo di bacchetta…
averti accanto a me e tenerti stretta stretta.
Io si che saprei come riempire quel vuoto,
non servirebbe più lo zucchero e la cioccolata,
ti farei sentire la bambina più amata e coccolata!
Il nodo in gola si scioglie piano piano,
ormai è un ricordo lontano,
ma ha segnato la mia vita,
un percorso sempre in salita,
una ricerca continua e infinita,
di quell’affetto perduto e mai più ritrovato.