Non è così che l’’immaginavo…
Nei sogni della mia fanciullezza
era te che cercavo
“la tenerezza”.
È passata un treno… avevo fretta
l’ho preso…chissà dove mi porta!
Il cuore titubante mi avvertiva
c’è nebbia, non si vede l’orizzonte
il rischio è di andare alla deriva.
Ma no…laggiù io vedo un ponte..
la nebbia al sole si discioglie
come nei sogni anch’io sarò moglie!
La famiglia del mulino bianco
dove “lui” non è mai stanco
lei sempre dolce e sorridente
e bimbetti che saltellano allegramente…
Un nuovo capitolo..una nuova vita..
e così la favola è finita.
Quei mondi surreali,fiabeschi
tra mille forme colorate di arabeschi
li ho perduti
mondi oscurati…muti
Avvolta in una ragnatela
imprigionata in un groviglio di fili
tutto il tempo passa
a cercar il capo della matassa.
Tra sogno e realtà
una connessione a metà
legata all’età.
Addio fanciullezza gnomi e fate
bianca luna e stelline dorate..
maturità, tu che ora hai lo scettro
chiudi i miei sogni in un cassetto
e se dovessi avere un’altra vita
hai visto mai…in differita
revisionando il filmato:
un ritocco..qualche taglio..
messo di nuovo al vaglio
supererà l’esame con alto voto
e quel proverbio noto:
“chi ha avuto ha avuto
e chi ha dato ha dato”
può essere cambiato..
Ahimè..non c’è speranza alcuna
nonostante l’età sto ancora sulla luna!