Mi manchi papà…
Guardo le nuvole che il vento porta via,
la natura che piano piano si risveglia,
affiora un pensiero di nostalgia:
“Dopolavoro, Smissamento”
treni fuori collogamento,
locomotive a carbone…
quante risate dentro quel vagone!
Una divisa, un berretto, una paletta…
e quante corse con la bicicletta!
È passato tanto tempo, ma mi manchi,
brillavano i tuoi occhi stanchi,
quando nell’orticello tuo venivo,
e tu seduto là sotto l’ulivo,
contento mi venivi incontro,
orgoglioso mi mostravi il tuo mondo:
“un po’ di insalatina,fresca e genuina,
fichi appena colti nel cestino,
insistevi affinchè assaggiassi il tuo vino…”
Quanti ricordi papà,
quante cose non ti ho detto,
quanto mi è mancato il tuo affetto,
quanto ho sofferto!
Ancor oggi se volgo a te il pensiero,
piangono gli occhi miei senza pudore,
tu ti fingevi distaccato e severo,
ma il tuo cuore emanava calore,
proprio come la stufa a carbone,
in cucina, appena mattina,
per riscaldare tutti noi,
i figli tuoi.