Girotondo dei bambini che vengono e che vanno,
ogni quindici giorni, un mese, un anno.
oggi per un controllo è tornata Maria,
e quando è qui non vuole più andare via.
Lei ormai è diventata un mito,
e questo ospedale è in fondo il suo nido.
Ma ecco che arriva Cristian strepitando,
corre dietro la mamma che se ne sta andando:
vieni qui, piccolo puffettino,
andiamo, ti porto a spasso col passeggino.
Vengo anch’io, grida Maria,
aspettatemi, non andate via.
Passiamo un attimo al negozietto?
Chissà, forse ci scappa un regaletto!
Questa è la strategia,
della simpatica e furbetta Maria.
Ora bambini andiamo in sala giochi,
non importa se siamo in pochi,
col computer possiamo giocare,
tante cose sperimentare e imparare.
Dalla dialisi vien su Ludwig, il vero artista,
lui nella classifica è in testa,
è il più grande, quindi il “capo”,
da tutti considerato un vero mago.
Intanto Pasquale fa un bel disegno,
poi lo colora con molto impegno,
sempre attento al piccolo Paolino,
che vorrebbe collaborare col suo pennellino.
Tania invece vuol farsi coccolare,
oggi non le va proprio di lavorare,
guarda Pasquale con ammirazione,
mentre con le cuffie ascolta una canzone.
Basta con le matite e i pennarelli!
Ho voglia di ballare, fare un po’ di saltelli:
Silvia si muove a suon di ma-carena,
e tutti gli altri la seguono a catena;
Cristian eccitato batte le manine,
Paolino vuole cantare le canzoncine,
Chiara balla, Francesco suona la trombetta,
e tutto felice fa una piroetta .
C’è confusione ma tanta allegria,
e si dimentica per un po’ la malattia,
che regredisce e scappa via velocemente,
se positiva e gioiosa è la mente.
Così tra un gioco e una canzone,
la terapia e il controllo della pressione,
la giornata è trascorsa serena,
siamo tutti un po’ stanchi, ma ne è valsa la pena!
Girotondo in ospedale
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