Ecco il nostro mondo,
speciale, invidiabile, ma non rotondo,
diverso per convinzione, non per convenzione,
sufficientemente maturo per difendersi con attenzione
per molti surrogato del loro mondo perfetto
per chi lo vive invece, un legame interdetto
in grado di sfiorare la curiosità dei più scettici,
da scansare e poi grffiare, i pregiudizi molteplici.
Ecco il nostro mondo,
apparentemente già visto, ma segretamente profondo,
come due pianeti i nostri destini,
come i nostri corpi, attirati, attratti, vicini.
Ecco il nostro mondo,
inaspettatamente bello, in fondo
succube dell’affetto reciproco, del quale si ciba con cura,
smussando ogni angolo e lato senza paura.
Più forte del buio della ragione, intento a ferire,
sufficientemente armato, pronto a farlo schiarire.
Irrazionale, complice, strettamente non comune,
alimentato dal nostro bene, che lo rende immune.
Per molti visto come un regalo posto in una scatola aperta
il quale, non si nasconde al dato di fatto,
per noi un presente che piano stiamo scartando
con i tempi dovuti, consapevoli di non sapere cosa c’è dentro.