Fini tutto dopo un anno, tipo come quelle scene da film.
‘Vattene a fanculo’ ti dissi. In realtà, forse, incosciamente, non volevo. In realtà volevo dirti che mi piacevi, che volevo ritornare a guardarti negli occhi come tempo prima, che volevo smetterla di guarda e fissare il vuoto in occhi sconosciuti, di assaporare lingue diverse, volevo di nuovo tornare a parlarti per ore, volevo ritornare a toccarti i capelli, quei ricci che sapevano di mare, di infinito. Volevo ritornare a baciarti in posti sconosciuti, posti proibiti.
E nessuno, ora come ora, può capirmi. Per quanto io cerchi di essere diretta, chiara e sincera, non ci riesco. Solo io posso sapere.
‘Vattene a fanculo’ ti dissi. In realtà non volevo.
Ti amo sarebbe stata la risposta a tutto.
I Re Magi bussino alla porta del tuo cuore, con un balsamo di Speranza, un profumo di Gioia e uno scrigno ricolmo di Serenità. Felice Epifania!
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Ragazza che piangi appoggiata alla tua finestra, guardi fuori, paesaggio di malinconia, lasciati conosolare da me, tu che versi le tue lacrime nell’anima, cerchi un cuore che batte ma trovi solo fili taglienti, che graffiano il tuo piccolo cuore facendoti soffrire, regalandoti dolore, lasciati dare una carezza, nel freddo della tua esistenza, una luce soffusa sopra il tuo viso, permettimi di farti sorridere, ti regalerò il paradiso, hai sempre sognato occhi speciali, li hai desiderati al lungo, parole e baci che potessero farti volare, ecco perchè mi stai leggendo, perchè mi hai desiderato al lungo.
Io sono la risposta alla tua richiesta, ti guardo negli occhi e vedo sofferenza, fai che sorridi, che balli e ridi, ma dentro di te ti senti sola, confusa, malinconica, quando arrivi a casa ti butti sul letto, e guardi il soffito, pensando a quante volte avresti voluto tornare indietro, ma nessuno ti ha mai dato questa possibilità, accendi il computer, guardi la tua pagina, vorresti un messaggio carino per posta, o sul telefonino, ma nessuno ti scrive quel che vorresti, buonanotte, buongiorno, mi manchi, ti amo.
Parole quasi scomparse ora come ora, l’amore che viene e risulta di plastica, lo mastichi un attimo, e dopo qualche tempo, ne perdi il sapore, ecco, io posso darti il giusto gusto che cerchi, provami, cercami ovunque io sia, scrivimi, contattami, fai in modo che io possa trovarti, perchè sono in grado di darti tutti questi ingredienti che ti mancano, e non piangerai più con me, non fin quando io sarò in vita.
(Ejay Ivan Lac)
Bella dea dell’arco!
Bella dea delle frecce!
Della caccia e dei cani!
Tu vegli con le stelle,
Quando il sole va a dormir
Tu colla luna in fronte
Cacci la notte meglio del di.
Colle tue Ninfe, al suono
Di trombe, Sei la regina
Dei cacciatori, regina delle notte,
Tu che sei la cacciatrice
Più potente di ogni,
Cacciator – ti prego
Pensa un poco a noi!
(Riportata da Leland, in Aradia, 1899)
Prendete una candela bianca e accendetela a Diana, leggendo queste righe….e prendete le Benedizioni di cui avete bisogno. )O(