Non so perché esisti, ma ho avuto la fortuna di incontrarti, tra milioni di sguardi spenti e milioni di cuori vuoti…
La tua luce…
Quella dannata luce…
Che continua ad illuminarsi davanti ai miei occhi, a distanza di tempo, quel tempo che si allunga sempre più, riempito da centinaia di eventi e miliardi di parole, bocche diverse, voci, diverse, che ci allontanano ogni giorno che passa, facendoci dimenticare il suono delle nostre lettere.
Ma quella luce, che torna ogni volta che l’universo mi mette davanti una tua foto, ha la capacità di riavvolgere il nastro di questo tempo che corre…
Hai troppo potere su di me…
Ma sono abbastanza forte per non incrociare la mia strada verso di te, basterebbe un attimo, basterebbe un soffio come quando il vento in un colpo fa volare milioni di foglie, io potrei, far volare miliardi di muri, per accorciare questa distanza…
Ma tu…
Continueresti a costruirne altri, ed io, morirei dalla frustrazione e dalla fatica…
(Ejay Ivan Lac)