Se ogni goccia di pioggia potesse cancellare ogni brutto pensiero, allora passerei un’ora intera faccia a faccia con un temporale, ogni sensazione, graffio, ed ogni goccia di sangue verrebbe spazzata via, ogni sorriso ed ogni sguardo che in passato, mi ha fatto perdere la testa, ogni sogno infranto e le milioni di delusioni che la vita ha marchiato su questa pelle, ormai troppo sporca per risporcarsi un’altra volta.
Vivrei sotto il temporale, guardare gli alberi che si spezzano e i tetti che si aprono, le strade d’acqua e la sua furia su di me che mi abbraccia, e non mi distrugge, vorrei sentirmi come lui, capace di usare la furia contro il mondo, e ripulire quei luoghi in cui ho camminato, come grandine al sole, sciogliere ogni ghiaccio nel mio sangue, come vento rabbioso sotto un manto di nuvole nero carbone, fermo, in quel campo troppo grande ma così piccolo, aprire le mie braccia alla sua potenza e lasciarmi…. Pulire, gridare forte insieme ai suoi tuoni e liberarmi, dai fulmini che stringono l’anima!
E dopo…
Dopo lasciarmi cadere a terra, con lo sguardo al cielo, mentre si apre, lasciando passare i raggi del sole, che tentano di asciugare ogni disastro, e ridere…
Aspettando un altro mio temporale… un altro ancora!
(Ejay Ivan Lac)