“A quel punto invece, compresi
che ognuno sta in mezzo agli altri.
Ognuno deve capire, curare e definire il proprio
mondo interiore e deve però ricordare anche
che quello degli altri è in fondo un mondo simile,
in quanto tutti provano allo stesso modo
la gioia ed il sorriso, il dolore e il pianto. Anche
se ognuno vede e vive le situazioni della sua
vita e le sue aspettative in maniere e intensità
diverse, anche se ognuno mostra e intercambia
facciate diverse”.
“L’amuleto dell’essere” di Gaetano Barreca