silenzio
Devo essere spettatore impossessato della Musica, mentre nella mia mente un silenzio energetico, gravido e vigile segue, vuoto, ogni minimo movimento. Allora come un carillon, ogni elemento entrerà in rapporto armonico con l’altro: il respiro con il battito cardiaco, la pressione con la temperatura delle dita; e la memoria musicale troverà, nel silenzio della mente, un lucido lago ghiacciato su cui scorrere senza alcun ostacolo, senza altre intenzioni che interferiscano con quella proveniente dalla tastiera. È vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo che va ben oltre il pianoforte: il prodigio di lasciar vivere e crescere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
Giovanni Allevi, da “La Musica in testa”
…deve essere straordinario questo libro!
Una poesia è fatta anche di silenzio… una parte di silenzio diventa parole e una parte resta silenzio. Perciò intorno ad ogni poesia resta il grande margine della pagina bianca. Perciò bisogna imparare a leggere anche gli spazi bianchi. Questo vuol dire che là dove son segnati, bisogna fermarsi e lasciare che, come da un’apertura improvvisa, il silenzio entri e ci sommerga come un fiotto d’acqua. E quando leggeremo le parole che seguono, ci appariranno più importanti: ci accorgeremo di come il poeta le ha scelte ad una ad una, con cura, di come ciascuna di esse sia preziosa. Poichè le parole sono circondate da silenzio, è come se la loro eco continuasse a vibrare in quel silenzio.
Donatella Bisutti, da “La poesia salva la vita“