Il segreto dell’amore è poter dare all’altro tutto di se stessi, senza che questo pesi a nessuno dei due.
Il segreto dell’amore è poter trovare la giusta formula dell’equilibrio tra i desideri, le aspettative i sentimenti reciproci.
Il segreto dell’amore è riuscire a diventare un libro aperto verso chi ci sta accanto, per dare a chi vogliamo sia con noi per la vita, la possibilità di conoscerci e quindi amarci sul serio, amare autenticamente ciò che davvero siamo.
Anton Vanligt
Segreto
Una casa di petali rossi di Kamala Nair
Il giardino che avevo davanti era di una bellezza abbagliante. Sentieri acciottolati si snodavano tra ibisco color salmone, malvarosa dall’aspetto regale, balsamine delicate, orchidee selvatiche, roseti spinosi e arbusti curati punteggiati di gelsomini. Mazzi di bugainvillee scendevano a cascata lungo i lati del muro, simili a scialli stravaganti. Magnolie dai fiori rosa confetto si alternavano alle palme da cocco, che lasciavano penetrare raggi di luce violacea attraverso le grandi foglie a ventaglio. Un po’ discosto, scintillava un laghetto: era circondato da rocce e, sulla sua superficie, fluttuavano dischi verdi sormontati da fiori di loto. Un uccello bianco come la neve, simile a un pavone, entrava e usciva da un boschetto di melograni, accesi da grappoli di fiori dalle intense sfumature arancione. Mi era già capitato di vedere dei pavoni blu, ma mai uno bianco.
Un albero Ashoka sembrava stare di guardia alla porta. Una folata di vento staccò una nuvola di petali rossi dai suoi rami, facendoli cadere ai miei piedi. Uno stormo di farfalle azzurre uscì da un’aiuola di campanelle dorate, e si librò nel cielo. Al centro di quel giardino, sorgeva una casa dalle pareti di stucco color pesca, con gli scuri verdi e il tetto di paglia. Aveva un aspetto così fiabesco da farmi pensare a una casa delle bambole. Un profumo celestiale si levò oltre il muro, inebriandomi…
Dovevo entrare.
Non desideravo altro.
Cullata dal vento nell’etere della mia esistenza
ai confini tra i due mondi Io mi trovo, e penso,
penso a Te .
Penso all’ebrezza provata nel fondere i nostri corpi,
penso alle fiamme che ardono in silenzio
nei nostri cuori ,che pulsano poderosi , quasi
a voler uscire dal petto nel rimembrare
i segreti del giorno e della notte trascorsi insieme.
Il destino ha incrociato i sentieri delle nostre
essenze e le anime custodiranno la verità
nei cuori per poter così urlare in silenzio ..
AMORE..
LE DUE GOCCIE D’OLIO
Un mercante inviò suo figlio a imparare il Segreto della Felicità con il piú saggio di tutti gli uomini. Il ragazzo camminò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un bel castello, in cima a una montagna. Là viveva il Saggio che il ragazzo cercava.
Invece di incontrare un sant’uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala e vide un’attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, persone che chiacchieravano in tutti gli angoli, una piccola orchestra che suonava dolci melodie; e poi c’era una ricca tavola imbandita con i piú deliziosi piatti di quella regione del mondo.
Il Saggio conversava con tutti, e il ragazzo dovette aspettare due ore perché arrivasse il suo turno di essere ricevuto.
Con molta pazienza, il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita del ragazzo, ma gli disse che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il Segreto della Felicità.
Gli suggerí di fare una passeggiata nel suo palazzo e di tornare dopo due ore.
– Tuttavia, desidero chiederti un favore – concluse, consegnando al ragazzo un cucchiaino da té, nel quale versò due gocce di olio. – Mentre camminerai, porta questo cucchiaino senza versare l’olio.
Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, tenendo sempre gli occhi fissi sul cucchiaino. Trascorse le due ore, tornò al cospetto del Saggio.
– Allora – domandò il Saggio – hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto il giardino che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?
Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto nulla. La sua unica preoccupazione era non rovesciare le gocce di olio che il Saggio gli aveva affidato.
– Allora torna indietro e conosci le meraviglie del mio mondo – disse il Saggio. – Non puoi confidare in un uomo se non conosci la sua casa.
Adesso piú tranquillo, il ragazzo prese il cucchiaino e tornò a passeggiare per il palazzo, questa volta prestando attenzione a tutte le opere d’arte che pendevano dal soffitto e dalle pareti. Ammirò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d’arte era collocata al giusto posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferí dettagliatamente tutto ciò che aveva visto.
– Ma dove sono le due gocce di olio che ti ho affidato? – domandò il Saggio.
Guardando il cucchiaino, il ragazzo si rese conto che le aveva versate.
– Ebbene, questo è l’unico consiglio che ho da darti – disse il piú Saggio dei Saggi. – Il segreto della felicità sta nel guardare tutte le meraviglie del mondo e non dimenticarsi mai delle due gocce di olio nel cucchiaino.
Paulo Coelho, da “L’alchimista”