riflessioni
Mamma,
per tanto tempo non ti ho amato,
ti ho condannato,
ora non ci sei più,
ti ho perdonato,
forse perché ho capito.
Nella stessa situazione…
quanta fatica, quanto dolore,
si, io sono più forte,
ho aperto tutte le porte,
e non ho più la mia vita,
ma ce l’ho mai avuta?
Gli interrogativi sono tanti,
i dubbi ancor di più,
avevi ragione tu?!
La tenerezza che dimorava in me
dov’è?
quella gioia e quell’amore, non c’è,
si è spento il fuoco dentro me.
fragile si è lasciato morire,
e non so più reagire.
Mamma,
quel che agognavo da te,
non so più darlo neanch’ io
e non capisco il perché…
Come un clown esterno buon umore,
pur se nel cuore nascondo un dolore.
La tela più intima ha diversi colori:
“dipinta con tempera e pastelli,
i tratti vivi e gioiosi,
dipinta con delicati acquerelli,
i tratti cupi e dolorosi.”
La tela della nostra vita,
bella, comunque essa sia,
è una variegata poesia,
miscela di gradazioni e toni,
accordi e suoni.
Ma se sei in un vortice di vento,
che dice: “non è più tempo!”
Difficile è risalir la china,
tutto dentro di te declina.
Il cielo grigio e piangente,
guarda, non dice niente,
sembra assente,
ma in silenzio solidale comprende,
e ti aiuta a risalire la corrente.
Lacrime profuse, confuse,
irrorano in sintonia le tante poesie,
un connubio di sinfonie,
per una ricarica di nuove energie.
Come un clown sorrido elargendo allegria,
pur se avvilita è l’anima mia.
Nella vita c’ è chi è capace di mettere un grosso punto sull’ amore, su di te. Andando a capo come nulla fosse, voltandosi dall’ altra parte, così, senza troppe spiegazioni e nessun ripensamento. Qualcuno ci riesce, qualcun altro capisce di essersi sbagliato, di essersi spinto troppo lontano da te e vorrebbe ritornare indietro. Vorrebbe poter rimettere quel cuore al posto giusto, una seconda volta, quel cuore fra le tue mani. In fondo il mondo è pieno di storie che ritornano, pieno di amori che ricominciano, pieno di gente che all’ improvviso..sente la tua mancanza.
Tanya Bì ©
Il pensiero mi dondola
sulla curva di un enorme
punto interrogativo.
D’istinto inghiotto
l’ombra dell’Amleto
con tutta la sua intelligenza
e la finta pazzia.
Mentre mastico il suo genio
ne mimo la caricatura:
essere o non essere..?!
Il dubbio assale
scuote e morde
la grande palla dell’esistenza
in cerca di risposte.
Avanti indietro
Inizio fine
e poi?
Nulla rimane fermo
tutto si evolve e si trasforma
e infine torna ad essere ciò che era..
… punto di partenza.
Tanya Bì -©-
27 gennaio,
ricorrenza che suscita orrore.
Terrificante conclusione
di un popolo colpevole;
colpevole e da eliminare,
per non contagiare, inficiare.
Chi ha vissuto quella follia,
ed è riuscito a fuggir via,
ha avuto costantemente,
flash indelebili nella mente.
Immagini di terrore,
che hanno devastato il cuore.
Nuova generazione,
voi, tra web,sito e www.
dove si trova tutto e di più,
voi, giovani di talento,
in piena tecnologia,
attenzione ad ogni ideologia,
imparate la lezione,
un simile sterminio,
non deve più avvenire.
Ricordare, commemorare,
con la consapevolezza,
che “mai più” sia certezza!