“Quando dopo tantissimi anni riascolti un brano musicale che sembrava finito nel nulla, ti accorgi che dietro ad ogni nota si riscoprono odori, profumi, dolori e rari momenti di spensierata felicità: era l’infanzia che sembrava ormai così lontana, ma poi d’improvviso…..quante lacrime.” (Fabio Ambrosino)
ricordi
Sfuggire dalla realtà per affrontarla, Gaetano Barreca
Ed è da quel caldo giorno dell’estate 1997,
all’età di 22 anni, che iniziai ad usare questo
amuleto per entrare in un mondo tutto mio,
chiamato “Khepri”, un luogo dove rifugiarmi
e dove combattere il male del mondo, della realtà,
dove rigenerarmi per affrontare il presente.
Quando mi stendo sul letto e leggo il rituale
sacro posto sul retro dello scarabeo immagino
che da quest’ultimo partano delle bende che
avvolgono il mio corpo, mummificandomi.
È allora che inizia la mia lotta interiore, è in
tal modo che ho fatto diventare Khepri parte
integrante di me, generando il mio mondo interiore”.
Da “L’amuleto dell’essere” di Gaetano Barreca
Dietro la porta dell’anima
si nascondono i ricordi di ognuno.
Per i più sentirseli raccontare
non ha nessun significato, ma sovente capita
che qualcun’altro ci si specchi dentro…
e riveda la propria storia.
E lì, in quel momento,
che si congiungono
i destini di tanti sconosciuti…
Giuseppe Nicola Di Leo, “La porta dell’anima”
Da qui cominciano i ricordi
e tu vai via senza saperlo
ti viene fuori un “ciao” che sembra quasi dire…
“Sò già che starò male”
da qui cominciano i ricordi
io con te dentro volo
e tu mi sentirai passare
se devi andare vai
fai prima che puoi
no non ti voltare
da qui fotografo ricordi.
Biagio Antonacci, da “Ti ricordi perchè?”