paura
Devo essere spettatore impossessato della Musica, mentre nella mia mente un silenzio energetico, gravido e vigile segue, vuoto, ogni minimo movimento. Allora come un carillon, ogni elemento entrerà in rapporto armonico con l’altro: il respiro con il battito cardiaco, la pressione con la temperatura delle dita; e la memoria musicale troverà, nel silenzio della mente, un lucido lago ghiacciato su cui scorrere senza alcun ostacolo, senza altre intenzioni che interferiscano con quella proveniente dalla tastiera. È vero, con l’abbandono si sperimenta un piccolo miracolo che va ben oltre il pianoforte: il prodigio di lasciar vivere e crescere i fiori che ci circondano, di sentire di non aver più paura di nessuno, perché anche la nostra presenza è dono; il miracolo di essere vivi e leggeri.
Giovanni Allevi, da “La Musica in testa”
…deve essere straordinario questo libro!
Ci sono libri di ottima scrittura che non raccontano storie molto avvincenti. Qualche volta non fare come certi snob che si attaccano alla forma. Qualche volta leggi per il piacere delle parole, il linguaggio. Non fare come quei timorosi che hanno paura di non capire. Ma quando trovi un bel libro che ha insieme una bella storia e un bel linguaggio, tienilo a cuore.
Stephen King, da “Cuori in Atlantide”
Circa 200 anni fa Benjamin Franklin spiegò al mondo il segreto del suo successo: non fare mai domani quello che puoi fare oggi. È l’uomo che ha scoperto l’elettricità, molti di noi dovrebbero ascoltare quello che ha detto. Non so perché noi procrastiniamo le cose, ma se dovessi indovinarlo direi che ha molto a che fare con la paura… paura del fallimento… paura del dolore… paura del rifiuto. Talvolta la paura è solo quella di prendere una decisione perché se ti fossi sbagliato? se stessi facendo uno sbaglio irrimediabile? Di qualunque cosa si abbia paura, di sicuro c’è una verità: nel momento in cui il dolore di non fare una cosa diventa più forte della paura di farla, ci si sente come se si avesse un tumore gigantesco.
Dal Telefilm, “Grey’s Anatomy”
Io ci sarò, quando vorrai
Sarò nascosto tra mille ricordi ma non mi vedrai
Ti parlerò, mi penserai
E nel silenzio di un ultimo istante lontana sarai
Immaginando l’amore che vuoi
Troppo distante da quello che hai
In una scatola piena di sogni ti addormenterai
E in questa notte di perplessità
Anche la luna si domanderà
Quanto ci costa aver scelto di vivere soli a metà.
Io ci sarò quando tu avrai paura della notte
Camminerò da solo dentro le mie scarpe rotte e chiederò di te
Io chiederò di te…
Io ci sarò, anche se ormai
Si è fatto tardi e non posso fermarti se tu te ne vai
Ti guarderò, mi ucciderai
Con un sorriso che non sa nascondere quello che sai
Ci incontreremo nei sogni se vuoi
Dentro a quei sogni che hai fatto per noi
E nel silenzio di un ultimo istante mi perdonerai
Ma in questa notte di complicità
Anche la luna si domanderà
Quanto ci costa aver scelto di vivere soli a metà.
Io ci sarò quando tu avrai paura della notte
Camminerò da solo dentro le mie scarpe rotte e chiederò di te
Io chiederò di te…
Io ci sarò quando tu avrai paura della notte
camminerò da solo dentro le mie scarpe rotte e chiederò di te
Io chiederò di te…
Manuel Aspidi