parole
Bisognerebbe imparare a volare, imparare ad usare quelle ali che portiamo da quando siamo nati!
Ma prima, devi imparare a sognare e a guardare la vita, in tutte le sue sfaccettature, perché ogni cosa risulta diversa e mai uguale, come invece crediamo che sia!
I tuoi occhi guardano la strada, guardano le persone, il cielo, la luna e il sole, e crediamo che tutto deve essere uguale, e facciamo fuggire ai nostri occhi, quel particolare diverso, lo lasciamo andare per la sua strada anche se lo abbiamo sempre desiderato…
Perché i nostri occhi, ormai hanno preso il posto della nostra anima, ci soffermiamo solo a guardare, e non riusciamo più a sentire nessuna vibrazione!
(Ejay Ivan Lac)
Vorresti prendere una lama e tagliare dall’addome al petto, lacerando la carne, la pelle e le ossa, sentire come tutto scivola fuori e liberarti da quel peso che è rimasto incastrato nella tua anima, ha sporcato le tue viscere e puzzano di rabbia!
Vorresti vedere quel sangue pieno di odio cadere sul pavimento, che bagna le dita dei piedi e sporca la tua pelle nuda, e ti senti più leggero, a mano a mano che tutto cade ed esce da dentro di te, è una liberazione…
La rabbia scompare e tutto diventa più semplice, i tuoi occhi si chiudono e ti senti leggero…
Ora riesci a volare!
(Ejay Ivan Lac)
Le persone che hanno lasciato questa terra, e che teniamo nel cuore, spesso riaffiorano come flash, veloci, e lasciano quel dolore intenso inciso nella nostra anima.
Bruciano la nostra mente e lacerano, fanno lacrimare i nostri occhi e sconvolgono le nostre giornate, ma devi pensare alle stelle cadenti, quando le vedi, poi si dissolvono…
Ma sono la cosa più bella che hai visto in quel momento, e puoi ancora vederle in futuro!
(Ejay Ivan Lac)
Ascoltami, non pensare a chi hai voluto bene, o hai amato, e che ora ha chiuso ogni contatto con te, credendo nel loro ridicolo mondo di fare la cosa giusta per entrambi.
Pensavano di trovare di meglio, ma si trovano a guardare in giro da molto tempo, e metterei anche la mano sul fuoco, perché scommetto che nel silenzio, molte volte, sperano che qualcuno possa digli e scrivere le parole che tu gli raccontavi…
Sai, è meglio così, la loro inferiorità non merita la tua elevatezza, sono le creature come noi che vengono prese per mano dall’universo, per farci raggiungere quelle altezze straordinarie, che molti si scordano, perché non sanno farsi guidare!
Sarebbe una liberazione, veder cadere a terra la feccia, quelle persone che non hanno rispetto per l’umanità… Vederle cadere sull’asfalto, in agonia, prive di vita, fotografare l’evento e salvare le foto migliori.
Appenderle come quadri al muro, e raccontare in futuro, quel giorno bellissimo, esclamando ai miei figli “Questo, è il momento in cui gli esseri umani capirono di essere stupidi”.
(Ejay Ivan Lac)