Voler bene ad un amico significa anche avere la forza di accettare le sue scelte anche se ci fanno soffrire in quel momento. Solo in tal modo un amico, si accorgerà del tuo valore e del tuo gesto di generosità nell’averlo compreso e non nell’aver preteso ciò che avresti voluto per te stesso. Solo allora un amico si accorgerà della persona che ha ferito e del rischio di poterla perdere.
modo
Siamo puniti per cio’ che rifiutiamo a noi stessi: ogni impulso che tentiamo di strangolare cova nella mente e ci avvelena… L’unico modo di liberarsi da una tentazione e’ di abbandonarsi ad essa. Resisti, e la tua anima si ammala di nostalgia per le cose che si e’ proibita, di desiserio per cio’ che le sue mostruose leggi hanno reso mostruoso e illecito. E’ stato detto che i grandi eventi del mondo hanno luogo nella mente. Ed è nella mente, e solo lì, che si commettono anche i grandi peccati dell’umanità.
Oscar Wilde, da “Il ritratto di Dorian Gray”
*
Il Ritratto di Dorian Gray Oscar Wilde |
Odio il modo in cui guidi la mia macchina. Odio quando mi fissi.
Odio I tuoi stupidi anfibi. E il modo in cui leggi la mia mente.
Ti odio talmente tanto che mi fa star male – E mi fa anche scrivere poesie. Odio il modo in cui hai sempre ragione. Odio quando menti. Odio quando mi fai ridere – ancora peggio quando mi fai piangere.
Odio quando non ci sei. E il fatto che tu non abbia chiamato.
Ma la cosa che odio di più è il fatto che io non riesca A odiarti – nemmeno lontanamente, nemmeno un po’, proprio per niente.
Dieci cose che odio si te (Gil Junger)
“A quel punto invece, compresi
che ognuno sta in mezzo agli altri.
Ognuno deve capire, curare e definire il proprio
mondo interiore e deve però ricordare anche
che quello degli altri è in fondo un mondo simile,
in quanto tutti provano allo stesso modo
la gioia ed il sorriso, il dolore e il pianto. Anche
se ognuno vede e vive le situazioni della sua
vita e le sue aspettative in maniere e intensità
diverse, anche se ognuno mostra e intercambia
facciate diverse”.
“L’amuleto dell’essere” di Gaetano Barreca
E’ alquanto assurdo il modo in cui ognuno di noi può essere diverso dagli altri. Ogni essere umano ha le proprie idee, i propri sogni, speranze, paure.
Diverso, diverso e basta. E pensare come una persona può cambiare radicalmente e profondamente la vita di un’altra; può dargli o fargli perdere del tutto significato; può dare un motivo, a tutto; Può dar la morte, può dare un sogno. Può dare semplicemente amore, in tutte le sue forme.
Noi viviamo per stare in rapporto con gli altri, per completarci, avere ciò che non abbiamo, essere ciò che non siamo. Viviamo per credere in qualche cosa di cui ignoriamo l’esistenza e ci accontentiamo di ciò che il mondo ci mostra, senza cercare di più; che per quanto possiamo cercare, ciò non basterà mai, perchè il mondo è il Mistero più grande a cui è nostro compito svelare.
E perdiamo ciò di cui è più meraviglioso e magico.
Sfuggire dalla realtà per affrontarla, Gaetano Barreca
Ed è da quel caldo giorno dell’estate 1997,
all’età di 22 anni, che iniziai ad usare questo
amuleto per entrare in un mondo tutto mio,
chiamato “Khepri”, un luogo dove rifugiarmi
e dove combattere il male del mondo, della realtà,
dove rigenerarmi per affrontare il presente.
Quando mi stendo sul letto e leggo il rituale
sacro posto sul retro dello scarabeo immagino
che da quest’ultimo partano delle bende che
avvolgono il mio corpo, mummificandomi.
È allora che inizia la mia lotta interiore, è in
tal modo che ho fatto diventare Khepri parte
integrante di me, generando il mio mondo interiore”.
Da “L’amuleto dell’essere” di Gaetano Barreca
Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo per dare vita e significato ai sogni. Sono il modo per farci diventare ciò che vogliamo.
Sergio Bambarén, da “Il Delfino”
♦ Sergio Bambarén ♦ | Promuovi anche tu la tua pagina