Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all’interno della nostra memoria. Ogni bel libro porta qualche elemento, un’aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in un parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro.”
Susanna Tamaro – Cara Mathilda. Lettere a un’amica
LEGGERE
Dovreste leggere quel libro di cui sentite che stanno parlando in maniera accesa due librai.
Dovreste leggere quel libro che qualcuno in treno sta leggendo mentre cerca di nascondere che gli scappa da ridere.
Dovreste leggere quel libro che qualcuno in treno sta leggendo mentre cerca di nascondere che gli scappa da piangere.
Dovreste leggere quel libro che trovate per caso su una panchina, in autobus, al ristorante o in una camera d’albergo.
Dovreste leggere quel libro che qualcuno sta leggendo in una caffetteria quando entrate e lo sta ancora leggendo quando uscite e voi non potete fare a meno di essere invidiosi perché state lavorando e non avete tempo di godervi quel libro.
Dovreste leggere quel libro che trovate a casa dei vostri nonni, quello con la dedica “A Ray, con tutto il mio amore. Natale 1949”.
Dovreste leggere quel libro che dovevate leggere a scuola ma non avete letto. È probabile che adesso possa piacervi.
Dovreste leggere quel libro di quello scrittore che in un’intervista ha citato come gruppo musicale preferito il vostro gruppo musicale preferito.
Dovreste leggere quel libro a cui il vostro gruppo musicale preferito ha fatto riferimento in una delle sue canzoni.
Dovreste leggere quel libro che il professore di storia ha citato di sfuggita dicendo con nonchalance “Fra l’altro è un gran libro”.
Dovreste leggere quel libro che avete tanto amato alle superiori. Rileggetelo.
Dovreste leggere quel libro che trovate su una bancarella e la cui copertina vi fa ridere.
Dovreste leggere quel libro il cui protagonista ha il vostro stesso nome.
Dovreste leggere quel libro il cui autore si scambia tweet divertenti con Colson Whitehead.
Dovreste leggere quel libro che parla della storia della vostra città ed è stato scritto da qualcuno che è cresciuto lì.
Dovreste leggere quel libro che i vostri genitori vi hanno regalato per festeggiare il diploma o la laurea.
Dovreste leggere quel libro che avete iniziato a leggere più di una volta dicendo “Questa volta lo finisco”.
Dovreste leggere quel libro i cui personaggi proprio non vi vanno a genio.
Dovreste leggere quel libro che parla dei luoghi in cui state per fare un viaggio.
Dovreste leggere quel libro che racconta di eventi storici di cui non sapete proprio nulla.
Dovreste leggere quel libro che parla di cose che un po’ conoscete già.
Dovreste leggere quel libro di cui avete sentito tanto parlare e quel libro di cui non avete mai sentito parlare.
Dovreste leggere quel libro menzionato in quell’altro libro.
Dovreste leggere quel libro che ha vinto quel premio letterario, quel libro che è in testa alle classifiche, quel libro che tutti leggono in spiaggia, quel libro che ha avuto così tante recensioni, quel libro che è considerato un classico, ma solo se lo volete.
Ma soprattutto dovreste leggere. Continuare a leggere.
Janet Potter
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You should read the book that you hear two booksellers arguing about at the registers while you’re browsing in a bookstore.
You should read the book that you see someone on the train reading and trying to hide that they’re laughing.
You should read the book that you see someone on the train reading and trying to hide that they’re crying.
You should read the book that you find left behind in the airplane seat pocket, on a park bench, on the bus, at a restaurant, or in a hotel room.
You should read the book that you see someone reading for hours in a coffee shop — there when you got there and still there when you left — that made you envious because you were working instead of absorbed in a book.
You should read the book you find in your grandparents’ house that’s inscribed “To Ray, all my love, Christmas 1949.”
You should read the book that you didn’t read when it was assigned in your high school English class. You’d probably like it better now anyway.
You should read the book whose author happened to mention on Charlie Rose that their favorite band is your favorite band.
You should read the book that your favorite band references in their lyrics.
You should read the book that your history professor mentions and then says, “which, by the way, is a great book,” offhandedly.
You should read the book that you loved in high school. Read it again.
You should read the book that you find on the library’s free cart whose cover makes you laugh.
You should read the book whose main character has your first name.
You should read the book whose author gets into funny Twitter exchanges with Colson Whitehead.
You should read the book about your hometown’s history that was published by someone who grew up there.
You should read the book your parents give you for your high school graduation.
You should read the book you’ve started a few times and keep meaning to finish once and for all.
You should read books with characters you don’t like.
You should read books about countries you’re about to visit.
You should read books about historical events you don’t know anything about.
You should read books about things you already know a little about.
You should read books you can’t stop hearing about and books you’ve never heard of.
You should read books mentioned in other books.
You should read prize-winners, bestsellers, beach reads, book club picks, and classics, when you want to.
You should just keep reading.