GIUGNO è Attesa, tempo, viaggio…è una corsa frenetica verso il destino!
Vincenzo Pironti
***
Giugno. Per le finestre il sole inonda
la bella stanza d’una luce aurina:
freme la messe ai solchi della china,
la messe ormai matureggiante e bionda.
Guido Gozzano
***
Giugno! Un bel sole rotondo
promessa del pane d’oro
splende sul nostro lavoro,
la festa alla gente del mondo.
Colma la casa di tutti,
carità buona e fiorita,
porta sapore ai frutti,
l’ombra di là dalla vita.
Porta letizia ai bambini,
provvidenza alle bicocche,
I calabroni ai biancospini,
canti alle cune e alle rocce.
Porta miele agli alveari
incendia l’aureola dei santi,
beve nei fiumi e nei mari
con avide lingue fiammanti.
E muore ogni sera tra i monti,
felice del bene compiuto.
La terra gli scaglia un saluto
dall’arco degli orizzonti.
Renzo Pezzani
***
La luna doveva già essere alta dietro il monte
Tutta la pianura, allo sbocco della valle, era illuminata da un chiarore d’alba.
A poco a poco al dilagar di quel chiarore, anche nella costa cominciarono a spuntare i covoni raccolti in mucchi, come tanti sassi posti in fila.
Degli altri punti neri si muovevano per la china, e a seconda del vento giungeva il suono grave e lontano dei campanacci che portava il bestiame grosso, mentre scendeva passo passo verso il torrente.
Di tratto in tratto soffiava pure qualche folata di venticello più fresco dalla parti di ponente e per tutta la lunghezza della valli udivasi lo stormire delle messi ancora in piedi.
Giovanni Verga, Sera di giugno
***
Cielo di giugno, azzurra giovinezza
dell’anno; ed allegrezza
di rondini sfreccianti in folli giri
nell’aria. Ombre, ombre d’ali
vedo guizzar sul bianco arroventato
del muro in fronte: ombre a saetta, nere,
vive al mio sguardo più dell’ali vere.
Traggon dal nulla, scrivendo con nulla
parole d’un linguaggio
perduto; e le cancellano
ratte, fuggendo via fra raggio e raggio.
Ada Negri, Cielo di Giugno
***
Signore! La guerra è orrenda e barbara: la guerra,
odiata dalle madri, fa infuriare le anime;
mentre la guerra passa, chi semina la terra?
Chi segherà la spiga, che dal giugno è ingiallita? [..]
Perché l’uomo si ubbriaca di sangue un’altra volta?
La guerra ci riporta […]
il delirio d’orrori
Antonio Machado