Il signor Guglielmo abita nei boschi e ha molta paura dei ladri.
Il signor Guglielmo non è ricco, ma i ladri come facevano a saperlo?
Pensa e ripensa ha deciso di scrivere un cartello e di metterlo sulla porta:
“Si pregano i ladri di suonare il campanello. Essi saranno lasciati entrare liberamente e potranno vedere che qui non c’è proprio niente da rubare”.
(di notte suonate a lungo, perchè ho il sonno molto duro)
Firmato: Signor Guglielmo.”
Una notte si sente il campanello suonare.
Il signor Guglielmo corre a vedere chi è.
-Siamo i ladri!- Sente gridare.
-Vengo subito!- dice il Signor Guglielmo.
Corre ad aprire la porta, i ladri entrano con la barba finta e la maschera sugli occhi.
Il signor Guglielmo fa visitare loro tutta la casa e i ladri possono vedere che non c’è proprio niente da rubare, neanche un gioiellino grosso come un grano di riso.
Brontolano un po’ e poi se ne vanno.
“Benedetto quel cartello! ” pensa il signor Guglielmo.
Adesso i ladri vengono spesso a trovarlo.
Ce ne sono di tutte le qualità.
Quando vede che i ladri sono poveri, il signor Guglielmo regala loro qualche cosa:
un pezzo di sapone, una lametta per fare la barba, un po’ di pane e formaggio.
I ladri sono sempre gentili con lui e prima di andarsene gli fanno un inchino-
Il campanello per i ladri- PRIME FIABE E FILASTROCCHE- Gianni Rodari