Alle mamme sempre allegre e solari e anche a quelle più silenziose e riflessive.
Alle mamme che ci stanno accanto e anche a quelle che il destino ci ha portato via.
Alle mamme che non si curano del viso appiccicoso e sporco di gelato del proprio cuccioletto e lo sbaciucchiano lo stesso…
Alle mamme che vanno a cena fuori, ma non riescono a stare sedute un attimo perché il loro piccolo si muove con un’agilità e una vivacità che stancherebbe chiunque, ma non una mamma.
A tutte quelle mamme che hanno il vestito sporco perché hanno preso in braccio il loro figliolo che, ahimè, aveva appena finito di giocare nella terra.
A quelle che amano giocare con i loro piccoli: magari la casa non sarà perfettamente in ordine, ma loro preferiscono tenere “perfettamente felici” i loro figli.
A tutte le mamme che non riescono ad addormentarsi se il proprio figlio fa più tardi del solito.
Alle mamme che soffrono in silenzio quando il proprio figlio ha deciso di andare a vivere in un’altra città, mentre sentono il cuore spaccarsi in due: non lo daranno mai a vedere per non turbare la sua serenità.
A quelle che “eroicamente” riescono a stare vicino ai propri figli che hanno gravi problemi di droga.
Alle mamme che hanno perso il proprio figlio e silenziosamente continuano a vivere una vita a metà.
Un abbraccio a tutte, tutte le mamme allegre o tristi, gentili o dolci, severe o burbere, perché al di là dell’involucro che mostrano, hanno il cuore più grande del mondo.
(© Alessia S. Lorenzi “Come il Canto del Mare”)
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