frase tanya bì
Mi dicevi di chiudere gli occhi, e che presto saresti tornato. E che se fino al giorno prima “eri”..poi saresti “stato”.
Ma io ho sempre avuto paura del buio, anche quando dormivo a luci accese, così li tenevo spalancati sperando bastasse questo a trattenerti. Avrei potuto toccare il tuo “fondo” in trasparenza se solo me ne avessi dato il tempo; ma dovevo immaginare che lanciarti il cuore e gli occhi addosso non sarebbe bastato per non farti svanire. E lo capivo ogni volta che provavo a ricomporti e non volevi. L’ ho capito quando non eri più tu, o forse lo eri, ma noi ci stavamo affievolendo.
Tanya Bì ©
Sono le nostre speranze a renderci più vivi, veri…umani. Sono come piccole scintille che ti si muovono dentro, ali che ci permettono di risalire la scarpata rendendoci guerrieri. Le speranze “allargano” questa nostra forza interiore, ed è proprio questa fiducia che ci spinge giorno dopo giorno a volerle trasformare in autentiche certezze.
Tanya bì ©
Sono sempre stata una persona che, o tutto o niente. Anche a costo di perdere l’ unico treno che non ripete la sua corsa. Tanto poi in stazione, non era difficile trovare qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere. O magari anche lo stesso colore di pensiero, anche se alla fine, le sfumature non sono mai davvero identiche. Poi all’ improvviso cresci, ti accorgi che non è poi così semplice ogni volta dover ricominciare tutto. E non c’ è scritto da nessuno parte che quando si chiudono le porte, poi si spalancano i portoni. E a volte, spesso, è controproducente non girarsi indietro o voltare pagina troppo velocemente, io l’ ho imparato perchè devo essermi tagliata con la carta. E si sa che tagliarsi con la carta fa male.
Tanya bì ©