Per un bicchiere di vino in più, quelle immagini scolpite nella mente, diventano più nitide, quel bicchiere che non ti aspetti di versare, noi due soli, che parliamo con la logica, ma la nostra anima emotiva pulsa di strani istinti, sensazioni che non puoi controllare quando tutto si inibidisce nel profumo dell’uva fermentata.
Quel bicchiere di vino in più, che avvicina le mie mani sul tuo corpo, percorrendo ogni tua morbida forma, un pizzico di timore, in attesa di una tua mossa, quel vino, che ti fa accettare le mie mani sulla tua pelle, i vestiti che si slacciano, il cuore che si imbarazza, il calore dell’alcool, e la voglia di provare, quella vibrazione che non ha un direzione, senza amore, senza storia, senza poesia ne frasi complesse.
Dove le parole non servono a nulla, dove ogni sguardo è intenso, ogni carezza diventa l’inferno, e ogni bacio sul collo, una sporca fuga dalla razionalità, dove i visi si toccano e le labbra si abbracciano, dove, i respiri si incrociano e la pelle bagnano.
Quel vino, che rende irrazionale ogni nostro movimento, dove la luce diventa scura e il mondo fuori da questa stanza, congela, perchè il calore è solo nostro stasera, guardandoti negli occhi, afferrandoti con voglia, nell’immagine riflessa in uno specchio disegniamo un quadro perfetto, nel calore delle tue gambe e un rest completo dei nostri pensieri…
Per un bicchiere di vino in più, il coraggio di raccontarti sul tuo corpo, qualsiasi cosa che per altri può risultare difficile, con il solo soffio delle mie fantasie, scriverò un romanzo, per farti sentire posseduta, dal diavolo…
(Ejay Ivan Lac)