essere
Voglio imparare ogni giorno ad essere povero di cose ma piena di energia inventiva, guerriero quando occorre ma delicato nei confronti del creato…
Voglio crescere tra abbracci di sole e carezze di luna,e delle strade voglio notare solo i bordi fioriti, di un campo di fiori farmene letto. Voglio avere come obiettivi segnali di verità, presagi di bellezza,espansioni del cuore. La terra promessa è un terreno di incontro di semi diversi, un luogo di scambio di idee ed esperienze, di ricerca di affinità di sviluppo e di qualità, dove non si scambia la filosofia con la pubblicità, né la ricerca con il tornaconto, si adopera una politica del sorriso e della condivisione, trae la sua energia da una visione di “primavera” che è qui per essere vista,colta e goduta.
Sono scelte di vita e impegni concreti. Il mio è dissenso che non cerca consenso. E’ visione che si realizza,è augurio di prosperità, un itinerario che scelgo per il mio viaggio chiamato “vita”….© Mayra G Louis
E’ alquanto assurdo il modo in cui ognuno di noi può essere diverso dagli altri. Ogni essere umano ha le proprie idee, i propri sogni, speranze, paure.
Diverso, diverso e basta. E pensare come una persona può cambiare radicalmente e profondamente la vita di un’altra; può dargli o fargli perdere del tutto significato; può dare un motivo, a tutto; Può dar la morte, può dare un sogno. Può dare semplicemente amore, in tutte le sue forme.
Noi viviamo per stare in rapporto con gli altri, per completarci, avere ciò che non abbiamo, essere ciò che non siamo. Viviamo per credere in qualche cosa di cui ignoriamo l’esistenza e ci accontentiamo di ciò che il mondo ci mostra, senza cercare di più; che per quanto possiamo cercare, ciò non basterà mai, perchè il mondo è il Mistero più grande a cui è nostro compito svelare.
E perdiamo ciò di cui è più meraviglioso e magico.
Non c’è niente, Erma Bombeck
Sfuggire dalla realtà per affrontarla, Gaetano Barreca
Ed è da quel caldo giorno dell’estate 1997,
all’età di 22 anni, che iniziai ad usare questo
amuleto per entrare in un mondo tutto mio,
chiamato “Khepri”, un luogo dove rifugiarmi
e dove combattere il male del mondo, della realtà,
dove rigenerarmi per affrontare il presente.
Quando mi stendo sul letto e leggo il rituale
sacro posto sul retro dello scarabeo immagino
che da quest’ultimo partano delle bende che
avvolgono il mio corpo, mummificandomi.
È allora che inizia la mia lotta interiore, è in
tal modo che ho fatto diventare Khepri parte
integrante di me, generando il mio mondo interiore”.
Da “L’amuleto dell’essere” di Gaetano Barreca