*
“A volte può essere utile innamorarsi di un mobile, di un libro, di un sogno, e di tutto quello che può stare dentro un mobile, un libro, un sogno. Oppure osservare gli alberi, le strade, gli insospettabili cavalcavia che portano su altre strade ed altri cavalcavia, le case che ci abitano dentro come noi abitiamo le loro stanze, i viaggi, le persone e le lingue che incontriamo nei viaggi, le domande feroci che a volte ci picchiano in testa. Quanti perchè? E Dio? Ma è proprio vero che si muore? Non esprimere fino in fondo un’idea equivale a lasciarla confusa. Per far bene le cose bisogna voler bene a un sacco di cose, farsi volentieri delle domande, imparentarsi con pensieri irregolari e poi scegliere i più redditizi, i più affidabili e duraturi, assieme alle parole giuste, più giuste di un vestito su misura, tagliato da un sarto.
Però si può pensare da poeti anche senza scrivere un verso.
Questo è il bello.
Basta saper leggere il Grande Libro della Vita, entrando nelle pieghe dei giorni, nelle storie degli altri e nella testardaggine di chi c’era prima di noi”
ENNIO CAVALLI * I GEMELLI GIORNALISTI SONO IO