ejay ivan lac
Non so perché esisti, ma ho avuto la fortuna di incontrarti, tra milioni di sguardi spenti e milioni di cuori vuoti…
La tua luce…
Quella dannata luce…
Che continua ad illuminarsi davanti ai miei occhi, a distanza di tempo, quel tempo che si allunga sempre più, riempito da centinaia di eventi e miliardi di parole, bocche diverse, voci, diverse, che ci allontanano ogni giorno che passa, facendoci dimenticare il suono delle nostre lettere.
Ma quella luce, che torna ogni volta che l’universo mi mette davanti una tua foto, ha la capacità di riavvolgere il nastro di questo tempo che corre…
Hai troppo potere su di me…
Ma sono abbastanza forte per non incrociare la mia strada verso di te, basterebbe un attimo, basterebbe un soffio come quando il vento in un colpo fa volare milioni di foglie, io potrei, far volare miliardi di muri, per accorciare questa distanza…
Ma tu…
Continueresti a costruirne altri, ed io, morirei dalla frustrazione e dalla fatica…
(Ejay Ivan Lac)
Spegni la luce, guardi il soffitto prima di addormentarti e cominci ad odiarti…
Ti odi perché sai che il suo cuore lo hai perso a causa tua, ti odi, perché non sei riuscito a comportarti a modo, sei risultato stupido per qualcosa di stupido…
Ti odi, perché hai ascoltato delle confessioni errate, dichiarazioni sbagliate di persone poco affidabili, ed hai sbranato la sua anima, in un crescere di gelosia e fastidio, ingiustificato e affrettato!
Ti uccideresti, per il peso che hai creato, perché ora non potrai più guardarla negli occhi, non potrai più sentire il suo profumo che cammina delicato sulle piastrelle dell’aria, che circonda ogni cosa, e colora di fascino!
(Ejay Ivan Lac)
Tenere, senza cancellare o buttare, perché quel che non è stato un giorno potrà essere.
La vita e tutto ciò che esiste è imprevedibile, non puoi mai sapere se un giorno sarà ciò che volevi, o sarà altro, l’importante è accettare, e tenere, tutto ciò che è apparso davanti ai nostri occhi grazie agli eventi!
(Ejay Ivan Lac)
Rimpiangi le tue scelte, hai camminato su una strada che non è la tua, ed ora, hai paura di ripetere la stessa realtà.
Avevi in mente l’idea giusta che poi si è rivelata quella sbagliata, ed ora sai che non c’è più tempo, nessuna macchina riporterà le lancette indietro…
Il tuo passato lo hai già scritto, e la strada che ora hai capito di volere è troppo lontana.
Ora trovi tutto difficile, ma nulla è andato perso, le vecchie strade possono essere ritrovate se lo si vuole, le scelte giuste, possono essere prese, se si ha un buon intuito e la capacità di aspettare e ascoltare.
(Ejay Ivan Lac)