castello
Un castello, solo uno, per viverci senza guardare nessuno negli occhi, nel mio atrio le feste più belle, e nel buio della notte, la tranquillità, lontano da tutto, lontano da tutti…
Una camera stupenda, e se i tuoi occhi brilleranno per me, allora sarà anche tua, misteriosa fanciulla, non so ancora il tuo volto, ma so, che sei li fuori, e desideri un castello come il mio!
Uno di quei castelli dove non esiste il rumore del mondo, non ho bisogno della movida, e non ho bisogno di seguire le masse, le parole, gli occhi della gente, l’unico contatto con la civiltà è quando salgo sul palco e la mia musica, con le mie mani, distrugge il male delle persone, liberandole dalle loro paure e dai loro pensieri…
Non sono semplici corpi che danzano, ma veri e propi seguaci, che sperano e aspettano sempre, di tornare a lasciarsi andare nel mio atrio…
Creare un nuovo inizio, un nuovo regno, si…
Posso!
(Ejay Ivan Lac)