Il signor Gustavo ha cominciato a costruirsi una casa tutta per sè.
Però ha pochi soldi, può comprare pochi mattoni e così la casa gli viene piccola piccola, tanto piccola che il signor Gustavo deve strisciare per terra se vuole entrare, e una volta dentro non può neanche alzarsi in piedi perchè batterebbe la testa contro il tetto, e deve restare sempre seduto.
I bambini stanno sul tetto della casina e qualche volta, quando il signor Gustavo non c’è, gli nascondono la casa dietro un cespuglio.
Il signor Gustavo Va in giro per il paese a cercare la sua casa e non la trova.
E’ tanto buono, poveretto.
Sul davanzale della finestra, invece delle briciole per i passeri, mette le caramelle per i bambini.
Tutti i bimbi che passano hanno diritto di prendere una caramella.
Così il signor Gustavo e i bambini diventano amici.
I bambini gli domandano:
– Quanti mattoni hai adoperato per fare la tua casina?
– Centodiciotto.
-E quanta calcina?
– Due etti e mezzo, -risponde il signor Gustavo.
I bambini ridono, ride anche lui, tutti sono contenti.
Una casa tanto piccola – GIANNI RODARI – Prime Fiabe e Filastrocche