Nelle difficoltà tu spera,
Nelle avversità tu lotta,
nella fatica, tu resisti,
tutta l’energia che donerai al mondo,
ti sarà restituita moltiplicata.
Credimi!
Stephen Littleword
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Gli ho chiesto la forza
e Dio mi ha dato difficoltà per rendermi forte.
Gli ho chiesto la saggezza
e Dio mi ha dato problemi da risolvere.
Gli ho chiesto la prosperità
Gli ho chiesto il coraggio
e Dio mi ha dato pericoli da superare.
Gli ho chiesto l’Amore
e Dio mi ha affidato persone bisognose da aiutare.
Gli ho chiesto favori
e Dio mi ha dato opportunità.
Non ho ricevuto nulla di ciò che volevo
ma tutto quello di cui avevo bisogno.
La mia preghiera è stata ascoltata.
Antica poesia indiana
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Le difficoltà superate sono opportunità guadagnate.
Winston Churchill
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Cum lenitate asperitas.
(Le difficoltà vanno trattate con dolcezza)
Gabriele D’Annunzio
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Non sopporto i fidanzati, poiché ingombrano.
Non sopporto le fidanzate, poiché intervengono.
Non sopporto quelli di ampie vedute, tolleranti e spregiudicati.
Sempre corretti. Sempre perfetti. Sempre ineccepibili.
Tutto consentito, tranne l’omicidio.
Li critichi e loro ti ringraziano della critica. Li disprezzi e loro ti ringraziano bonariamente. Insomma, mettono in difficoltà.
Perché boicottano la cattiveria.
Ti chiedono: “Come stai?” e vogliono saperlo veramente. Uno choc. Ma sotto l’interesse disinteressato, da qualche parte, covano coltellate.
Ma non sopporto neanche quelli che non ti mettono mai in difficoltà. Sempre ubbidienti e rassicuranti. Fedeli e ruffiani.
Paolo Sorrentino, hanno tutti ragione
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Le nostre difficoltà quotidiane celano abissi, non sono altro che la punta di un enorme iceberg.
Alejandro Jodorowsky, Psicomagia
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Non temeva le difficoltà: piuttosto la spaventava l’obbligo di dover scegliere un cammino. Scegliere un cammino significava abbandonare gli altri.
Paulo Coelho, Brida
La difficoltà non sta nelle idee nuove, ma nell’evadere dalle idee vecchie, le quali, per coloro che sono stati educati come lo è stata la maggioranza di noi, si ramificano in tutti gli angoli della mente
John Maynard Keynes
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I paradossi percettivi sono momenti di difficoltà dei sensi, smascherati dalla ragione. Ma anche la ragione incontra simmetriche difficoltà nei paradossi logici, smascherati dall’evidenza sensoriale. Anzi, si può dire che molte delle idee astratte su cui si basa la nostra cultura finiscono per rivelarsi paradossali, a un esame piú ravvicinato.
Piergiorgio Oddifreddi, C’era una volta un paradosso
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I destini dell’uomo sono come fiumi, alcuni scorrono veloci, senza incertezza, lungo facili percorsi. Altri passano attraverso mille difficoltà ma arrivano ugualmente al mare. La meta finale è per tutti la stessa.
Romano Battaglia, Il fiume della vita
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Le difficoltà aumentano via via che ci s’avvicina alla meta.
Johann Wolfgang Goethe, Le affinità elettive
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L’uomo che tutela i propri amici non è mai vittima delle tempeste dell’esistenza; ha le forze per superare le difficoltà ed andare avanti.
Paulo Coelho
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Se cadi, rialzati semplicemente e riprova, non accontentarti di restare lì a compatirti, dicendo che non puoi proseguire e che la vita è troppo difficile. Il tuo atteggiamento deve sempre essere fondato sull’assoluta certezza interiore che, una volta intrapreso il cammino spirituale, raggiungerai la meta, incurante degli ostacoli che potrai incontrare lungo il percorso. Scoprirai che il tempo trascorso da solo nel silenzio ti ricarica spiritualmente e ti aiuta ad affrontare, senza esitazioni né cedimenti, tutto ciò che ti si presenta.
Eileen Caddy da Le porte interiori
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Se avete difficoltà a immaginarvi come una bambina piccola, osservatene una per strada, o in un campo da gioco, forse questa vista susciterà in voi qualche sensazione del passato. Quando comincerete a parlare con la vostra bambina interiore, fatelo lentamente. Se è una trentina do anni che non parlate con lei, forse i primi momenti saranno difficili. Se l’avete ignorata chiedetele scusa. La vostra franchezza e sincerità vi permetteranno di stringere con lei una sincera amicizia.
Jody Hayes, Amore dipendente o amore intelligente?
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La compassione proviene da una fonte superiore. Buddha può provare compassione per te. Ti comprende – sa che sei in difficoltà – ma non simpatizza con te, perché sa che sei in difficoltà a causa della tua stoltezza, è la tua stupidità a metterti in difficoltà.
Buddha prova compassione, farà di tutto per aiutarti a uscire dalla tua stupidità. Ma non proverà mai simpatia per quella stoltezza. Per cui, dal punto di vista della sua compassione ti darà molto calore, mentre sarà assolutamente freddo per ciò che concerne la simpatia.
Ε di solito, se vai da un Buddha, avrai la sensazione che sia freddo, in quanto non sai cosa sia la compassione, e non conosci il calore della compassione. Tu conosci solo il calore generato dalla simpatia, e lui non simpatizzerà mai per te. Sembrerà crudele, freddo. Se piangi e ti disperi, sarà impossibile che da lui ti venga mai un aiuto. Ε lui è nella stessa posizione: non può piangere. Ε tu ti sentirai ferito: “Piango mi dispero e tu resti lì come fossi di sasso, come se non avessi un cuore”. Bυddha non può provare simpatia per te. La simpatia scorre da una mente a un’altra dello stesso tipo. La compassione viene da una fonte superiore.
Buddha ti può osservare. Ai suoi occhi sei trasparente, sei completamente nudo; egli sa perché soffri. Tu ne sei la causa, e cercherà di spiegarti quella causa. Se riesci ad ascoltarlo, il semplice ascolto ti aiuterà immensamente.
Sembra paradossale, ma non lο è. Anche Buddha ha vissuto come te. Se non in questa vita, in vite precedenti. Ha vissuto gli stessi conflitti. È stato stupido come lο sei tu, ha sofferto come te, ha lottato come fai tu. Per molte, moltissime vite ha percorso lο stesso sentiero. Conosce tutte le agonie, tutti i conflitti, le lotte, l’infelicità. È consapevole, più di quanto non lo sia tu, perché ora tutte le vite precedenti si stendono davanti al suo sguardo, e questo non vale solo per le sue vite: vede anche le tue. Egli ha vissuto tutti i problemi che qualsiasi mente umana può vivere, per cui sa. Ε ha trasceso tutto questo, per cui ora sa quali sono le cause. Inoltre sa anche come tutto ciò può essere trasceso.
Ε ti aiuterà in tutti i modi per farti capire che tu sei la causa delle tue miserie. È duro. Capire che “iο sono la causa delle mie miserie”, è la cosa più difficile che esista. Ti colpisce in profondità: ti senti ferito. Quando qualcun altro è la causa del tuo soffrire, ti senti benissimo. Ε l’altro prova simpatia per te. Se dice: “Sei uno che soffre, una vittima, gli altri ti stanno sfruttando, ti procurano danni, sono violenti”, ti senti bene. Ma non è un benessere che durerà a lungo. È una consolazione assolutamente momentanea, ed è pericolosa, ha un costo elevatissimo, perché dà man forte alla causa che produce la tua infelicità.
Per cui, coloro che dimostrano simpatia per la tua condizione, di fatto ti sono nemici, in quanto, proprio la loro simpatia, rafforza la causa che produce la tua miseria. La fonte stessa della tua infelicità acquista radici più solide. Hai la sensazione di andar bene così come sei, mentre il mondo intero sbaglia: la tua infelicità ha altrove la sua origine.
Se vai da un Buddha, da un illuminato, questi sarà inevitabilmente duro, perché ti costringerà a prender nota del fatto che tu sei la causa della tua infelicità. Ε quando inizi a percepire di essere tu stesso la causa del tuo inferno, la trasformazione è già iniziata. Nel momento in cui senti questo, metà del lavoro è già fatto: sei già sul sentiero; ti sei già messo in cammino. In te è avvenuto un profondo cambiamento.
Osho, La donna, una nuova visione