La crisi è un’invenzione storica per giustificare l’avidità di pochi sui molti.
Stephen Littleword, Piccole cose
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Il Sistema di cui sei schiavo vuole fortemente che tu continui a lamentarti di lui e se tu iniziassi a combatterlo sarebbe ancora più contento. Nel lamentarti gli riconosci potere. La lamentela è la preghiera che gli rivolgi tutti i giorni, nel lamentarti lo stai pregando come si prega un idolo.
Salvatore Brizzi, Il Libro di Draco Daatson
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Non è col suicidio che si supera la crisi, non è lasciando un buco nell’esistenza delle persone che ti amano che puoi sollevare la pressione dell’economia che fa mancare il fiato.
Un tempo credevo che i soldi fossero fonte di gioia, di benessere, di equilibrio, “chi se ne frega dei rapporti con la gente” pensavo. “Posso comprare tutto per sentirmi bene”.
Ci sono voluti degli anni, un po’ di seri acciacchi, tante delusioni per capire che sbagliavo. Col tempo ho scoperto che in tempi di crisi, come quello che stiamo vivendo anche oggi, che si scoprono i rapporti autentici. Ci si stringe forte per non sentire il freddo, il brivido della difficoltà di vivere, si apprezza di più il cibo, l’affetto, l’autenticità, la semplicità. Non è impossibile, se ci si affida al buon cuore di chi ci ama, passo dopo passo possiamo uscirne. Sai qual è invece il vero problema? E’ che il mondo è così tremendamente sbilanciato… […] Chi ha troppo denaro non conosce il sentimento. Chi ha un cuore grande quanto il mondo non può permettersi nemmeno di uscire di casa per gridare “AMIAMOCI”. Questa è una grossa tragedia e chissà se avrà mai fine.
Anton Vanligt, Mai troppo folle
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Oggi la crisi è crisi profonda. Crisi del sé, e dell’essere sempre insoddisfatti di tutto, o quasi. È la crisi del vivere immersi in un grigiore diffuso che rende grigi sentimenti, emozioni, fino a ingrigire l’anima; fino a quella scontentezza che, se non accolta come una normale fase ciclica della vita, impedisce di pensare a un futuro, di creare e progettare, e di uscirne. E così moltissimi tra noi vivono sempre sulla soglia della depressione, un limite molto fragile, facilmente oltrepassabile, al di là del quale si può spalancare il baratro della patologia vera e propria.
Dietro la maschera, magari in pubblico sorridente e gaudente, si nasconde la sensazione di non sentirsi all’altezza, di essere inadeguati o comunque scontenti, talvolta senza neppure sapere bene perché.
Olga Chiaia, A Un Passo dalla Felicità
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Non aspettate che la crisi passi per essere felici. Siate felici per far passare la crisi.
La crisi è un risultato della depressione interiore di ognuno, della mancanza di vitalità, dell’abitudine al negativismo, alla lamentela, alle basse frequenze. Tutto ciò che percepiamo come esterno è un riflesso di ciò che cristallizziamo dentro di noi e nel quale poi ci identifichiamo. Naturalmente c’è chi obietta che non può non essere coerente con il proprio stato d’animo e sorridere quando dentro è depresso, ma questo è il risultato dell’identificazione con ciò che dovrebbe essere uno strumento: la mente. Gli stati d’animo cristallizzati sono solamente una serie di informazioni che noi continuiamo a nutrire portando lì la nostra identificazione. Quando diveniamo “Colui che usa lo strumento” se mi può bastare un sorriso perchè il mio cervello interpreti quel movimento e vada ad agire a livello neuronale ed endocrino producendo come risultato la felicità, perchè non lo devo fare?
Il Sé non è triste o felice. Il Sé Vive. Vibra con l’energia dell’esperienza, con la consapevolezza, la creatività, il genio e la Magia. E si diverte in questo gioco cosmico, a creare armonia perché è accordato con l’armonia del Tutto, si diverte a danzare, a fluire, ad amare.
Tutto il resto che ti preoccupa dalla mattina alla sera, non ti pare un po’ noioso a confronto?
Claudia Galli, Lifesurfing
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In questi tempi di crisi tutti cercano un’idea, un aiuto per cavarsela. Nessuno è al riparo da un licenziamento o da un fallimento. Va detto che questa crisi è provocata dal pensiero negativo, collettivo, sostenuto e incoraggiato da dirigenti tutt’altro che illuminati, soffocati dai problemi e incapaci di tirarsene fuori. In sostanza, da persone che non sono guidate dalla luce. Luce! che parola magica. … senza luce noi siamo perduti, spaventati, bloccati, proprio come la Società attuale che non sa più in quale direzione andare, perciò fa qualunque cosa. Dalla notte dei tempi le guide di luce sono accanto a noi pronte ad assisterci, aiutarci, ad illuminarci. Sì, sono presenti in ogni momento ed è sufficiente chiedere loro di aiutarci perché vengano in nostro soccorso, a volte immediatamente e in modo straordinario!
Joeliah, Angeli di Luce
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Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.
È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere “Superato”.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi, è la crisi delle’incompetenza.
L’inconveniente delle persone e delle Nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d’uscita.
Senza la crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c’è merito.
È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lieve brezze.
Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo, invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa,
che è la tragedia di non voler lottare per superarla.
Albert Einstein, Come io vedo il mondo
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Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà di quanto non lo siano gli eserciti. Esse hanno già messo in piedi un’aristorcazia facoltosa, che ha attaccato il Governo con disprezzo. Il potere di emissione della moneta deve essere tolto alle banche e restituito al popolo, al quale appartiene.
Thomas Jefferson, nel libro Rivoluzione non autorizzata di Marco Pizzuti
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Quando vi trovate in una situazione di crisi, concentratevi. Usate tutte le vostre capacità per affrontare in modo intelligente cio’ che sta succedendo. cercate di rimanere calmi, per quanto sconvolti vi sentiate. Agire diversamente interferisce con la capacità di giudizio, per non parlare del prezzo che si paga in termini di salute e benessere personale. Cercate i consigli migliori rivolgendovi a tutti gli specialisti che ritenete necessario consultare purchè vi aiutino nelle vostra scelta. Talvolta sarà necessario prendere tutta una serie di decisioni, una dietro l’altra. Scegliete… in una vera crisi non c’è spazio per l’indecisione. Fate la migliore scelta a vostra disposizione.
Alexandra Stoddard, Costruisci la tua vita
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Le grandi emergenze e le crisi dimostrano quanto le nostre risorse siano più grandi di quel che pensiamo.
William James
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La crisi chiude le fabbriche e le prime licenziate sono le donne. Se vado a fare la spesa sono assalita dall’angoscia perché i supermercati sono pieni di donne anziane che guardano i prezzi e fanno i conti con i centesimi per poter fare la spesa. Questo governo mi aveva dato grandi speranze, ma ha penalizzato i pensionati e le fasce più deboli. Non so più che pensare.
FRANCA RAME, Intervista su Liberetà
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La parola crisi, scritta in cinese, è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità.
John Fitzgerald Kennedy
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Una crisi permanente giustifica il controllo su tutto e su tutti, da parte del governo centrale.
Aldous Huxley
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Alcuni pensano di risolvere la propria crisi
attraverso il controllo delle risorse naturali
dell’Africa con la guerra.
La domanda che dobbiamo farci è
se vogliamo un mondo basato sulla giustizia,
l’uguaglianza e la solidarietà
o un mondo dove quelli che hanno più potere
impongono la guerra ai più poveri.
Aminata Traorè, attivista, già ministro maliano della Cultura
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