II rimpianto è il passatempo degl’incapaci.
Ugo Ojetti
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Non ho nessun rimpianto nessun rimorso,
soltanto certe volte capita che
appena prima di dormire
mi sembra di sentire
il tuo ricordo che mi bussa
e mi fa male un po’…
883, nessun rimpianto
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Lasciarono la villa con rimpianto, giacché avevano sentito lieve, tra quelle mura, la sorte di amarsi.
Alessandro Baricco
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La poesia ha eco profonda ed intensa nel cuore della gioventù, in cui l’amore deve ancora nascere. È allora come il presagio di tutte le passioni, mentre più tardi non ne è più che il ricordo e il rimpianto. Fa piangere così ai due stadi estremi della vita: giovani, di speranza; vecchi, di rimpianto.
Alphonse De La Martine
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Rimpianto: Ciò che sedimenta nella coppa della vita.
Ambrose Bearce
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Ci sono momenti, nella vita, che sono accompagnati da una luce che ci appare diafana e smarginata, come dopo un temporale ai tropici.
C’è già il sole, ma ancora sta piovendo: ci si sente troppo giovani per avere nostalgie o rimpianti, e troppo vecchi per coltivare aspirazioni plausibili. Bisogna augurarsi allora che in breve tempo il sole si imponga vincitore o, in alternativa, che torni a piovere decisamente, perché noi uomini non siamo fatti per reggere a lungo a questa luce particolare.
Enrico Baraldi, Psicofarmaci agli psichiatri
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… Non abbiamo rimpianti per i nostri educatori. Forse talvolta li abbiamo rispettati troppo, ma questo faceva parte dell’educazione che abbiamo avuto e, se ho baciato ogni sera la mano a “Mère préfète”, senza ribellarmi mai, è che qualche volta, oltre alle regole, vi è anche la voluttà. La voluttà dell’ obbedienza. Ordine e sottomissione, non si può sapere quali risultati daranno nell’età adulta. Si può diventare dei criminali o, per usura, dei benpensanti. Ma un marchio l’abbiamo ricevuto, soprattutto quelle ragazze che hanno passato dai sette ai dieci anni di internato. Non so che fine abbiano fatto, non so più nulla di loro. È come se fossero morte. Soltanto una, lei Frédérique, l’ho cercata dappertutto, perché lei mi precede. E ho sempre aspettato una sua lettera. Lei non fa parte dei morti.
Fleur Jaeggy, I beati anni del castigo
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In greco «ritorno» si dice nóstos. Algos significa «sofferenza». La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare. Per questa nozione fondamentale la maggioranza degli europei può utilizzare una parola di origine greca (nostalgia, nostalgie), poi altre parole che hanno radici nella lingua nazionale: gli spagnoli dicono añoranza, i portoghesi saudade. In ciascuna lingua queste parole hanno una diversa sfumatura semantica. Spesso indicano esclusivamente la tristezza provocata dall’impossibilità di ritornare in patria. Rimpianto della propria terra. Rimpianto del paese natio. Il che, in inglese, si dice homesickness. O, in tedesco, Heimweh. In olandese: heimwee. Ma è una riduzione spaziale di questa grande nozione. Una delle più antiche lingue europee, l’islandese, distingue i due termini: söknudur: «nostalgia» in senso lato; e heimfra: «rimpianto della propria terra». Per questa nozione i cechi, accanto alla parola «nostalgia» presa dal greco, hanno un sostantivo tutto loro: stesk, e un verbo tutto loro; la più commovente frase d’amore ceca: styská se mi po tobe: «ho nostalgia di te»; «non posso sopportare il dolore della tua assenza».
Milan Kundera , l’ignoranza
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Non serve rimpiangere quel che non si è letto, o inseguirlo insensatamente e con immane fatica: quello che non si è letto non era stato scritto per noi.
Antonio Castronuovo
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Se scopri qualcosa che ti scombussola, ti conviene andare sino in fondo. Se fai finta di niente, non saprai mai che cosa sarebbe potuto succedere, e per molti versi questo è peggio che scoprire di esserti sbagliata sin dall’inizio. Perchè dopo uno sbaglio puoi continuare a vivere, ma se non altro non hai il rimpianto di non sapere come sarebbe potuta andare
Le parole che non ti ho detto – Nicholas Sparks