“Mancano solo tre giorni al responso e la sorpresa sarà grande: nonostante la partitocrazia si affanni a divulgare che, quand’anche Grillo vincesse, non sarebbe comunque in grado di governare”.
Se è vero che invochiamo il cosiddetto cambiamento, non abbiamo altra scelta. Dobbiamo votare per lui, pur sapendo che qualche disagio non mancherà proprio a causa della sua inesperienza: Nessuno nasce imparato e il suo movimento imparerà presto”.
Adriano Celentano in una lettera al Fatto Quotidiano
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“In Italia c’è al momento una Destra, un Centro, una Sinistra: sono loro l’antipolitica e lo stanno dimostrando. Poi c’è la nuova, vera, politica, quella del MoVimento 5 Stelle, che, quale sarà l’esito delle elezioni, rovescerà il Parlamento come un calzino.”
Paolo Becchi, Ordinario di Filosofia del Diritto all’Università di Genova
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Il PD non è un taxi su cui chiunque puo’ salire. Grillo si faccia un suo partito, vada alle elezioni e vediamo quanti voti prende.
Fassino, 2009
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Noi non siamo un movimento politico, siamo un’idea di civiltà diversa, … siamo cittadini ognuno metterà la sua esperienza di cittadino dentro il parlamento, è una democrazia diretta del cittadino che si impossessa delle istituzioni… non abbiamo chiesto rimborsi elettorali, niente.
Se noi entrassimo in parlamento con queste percentuali che dicono, avremmo diritto a 100 milioni di euro, noi non li prendiamo, l’abbiamo già fatto per le regionali. In sicilia siamo la prima forza politica, i rappresentati -15-, si sono autoridotti lo stipendio del 70% e l’hanno messo in un fondo della regione per fare micro credito alla piccola impresa siciliana…
Che siano 50, 100, 70 (ndr i nostri rappresentanti in parlamento) apriremo il parlamento come una vetrina e sanno che non avranno scampo, perchè noi filmeremo tutto… filmeremo gli appalti i nomi e i cognomi… semplificheremo, miglioreremo anche gli altri…
Beppe Grillo, intervista alla TV nazionale Svedese
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“Cercavamo una porta per uscire. Eravamo prigionieri del buio. Pensavamo di non farcela. Ci avevano detto che le finestre e le porte erano murate.
Che non esisteva un’uscita. Poi abbiamo sentito un flusso di parole e di pensieri che veniva da chissà dove. Da fuori. Da dentro. Dalla Rete, dalle piazze. Erano parole di pace, ma allo stesso tempo parole guerriere. Siamo diventati consapevoli, il paese è in macerie lo sappiamo ma ora conosciamo la strada, vediamo un futuro , forse un futuro più povero ma sarà una Italia più vera e sarà bellissimo farne parte”
Beppe Grillo, Tsunami Tour Roma 22 febbraio
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