Adesso vorrei farti una richiesta molto seria:
Me lo regali un sorriso sincero?
[…] arcuare la bocca e mostrare i denti è semplice, fin troppo,
e la gente ti vede, e ci crede, ma non è di una maschera che ho bisogno nè di retorica. […]
Un sorriso vero possiede in sé un valore immenso solo se arricchito da gioia autentica.
Sorridimi, dimmi adesso, che almeno un po’ sei felice
Anton Vanligt
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Alcuni suggerimenti per un regalo di Natale:
Al tuo nemico, perdono.
Al tuo avversario, tolleranza.
A un amico, il tuo cuore.
A un cliente, il servizio.
A tutti, la carità.
A ogni bambino, un buon esempio.
A te stesso, rispetto.
(O.Arnold)
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Il segreto dell’amore è fare quotidianamente qualche piccola azione per fare felice la persona che ami: un’azione servizievole o un piccolo regalo, una parola di apprezzamento o un affettuoso, inaspettato, sorriso.
Swami Sivananda
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La gente ricca riceve molti più regali di quella povera; e quello che deve proprio comprare, lo ha sempre molto più a buon prezzo.
Heinrich Böll, Opinioni di un clown
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Ho imparato ad amarmi. E visto che stando insieme a te ti donerò me stesso, cercherò di rendere il mio regalo più bello possibile ogni giorno
Fabio Volo, è una vita che ti aspetto
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La Vita è uno strano Regalo. All’inizio lo si sopravvaluta, questo regalo: si crede di avere ricevuto la vita eterna. Dopo lo si sottovaluta: lo si trova scadente, troppo corto, si sarebbe quasi pronti a gettarlo. Infine ci si rende conto che non era un regalo ma solo un Prestito.
Allora, si cerca di Meritarlo.
Eric Emmanuel Schmitt, Oscar e la dama in rosa
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È successo. Dopo anni di deserto sentimentale, popolato solo da rari e consumati cialtroni, mi sono innamorata.
È una sensazione magica, mi sembra che tutto sorrida, persino Torino è diventata allegra, una città piena di vita e di progetti. Dettaglio non trascurabile, mi sento una ventina d’anni in meno. A dire il vero, anche un po’ sperduta e stordita come quando avevo diciotto anni e il futuro davanti a me appariva immenso, francamente troppo. E sai bene quanto abbia paura a essere felice. Senso dei propri limiti? Controllo del delirio di onnipotenza? Chi lo sa, ma di questo parleremo un’altra volta, adesso friggo per raccontarti la novità. Lui.
Non ho mai odiato un uomo a tal punto da restituirgli i gioielli ricevuti in regalo.
Zsa Zsa Gabor, su The Observer
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Non so quanto dovrò pagare per questo regalo, ma siccome mi è stato recapitato con tanto di fiocco (sogni a occhi aperti), me lo tengo. Finché dura. Ahi, fa male solo a dirlo. Comunque, sto a vedere che cosa accadrà. Assieme a te, naturalmente.
Alessandra Appiano , amiche di salvataggio
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Chi regala qualcosa di grande non trova riconoscenza, perché chi lo riceve ha già troppo peso nell’accettarlo.
Friedrich Nietzsche, Umano, troppo umano
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Chip appese la cornetta senza risponderle, staccò la suoneria e schiacciò la faccia contro il telaio della porta. Aveva risolto il problema dei regali di Natale ai famigliari nell’ultimo giorno utile per spedirli, quando, in tutta fretta, aveva preso dagli scaffali vecchi libri in offerta e remainders e li aveva avvolti nella carta stagnola e legati con un nastro rosso, rifiutandosi di immaginare come suo nipote Caleb di nove anni, tanto per fare un esempio, avrebbe reagito all’edizione Oxford commentata di Ivanhoe, che si poteva definire un regalo soltanto perché era ancora avvolta nella pellicola di plastica. Gli angoli delle copertine avevano subito lacerato la stagnola, e quella che aveva aggiunto per nascondere i buchi non aveva aderito bene agli strati sottostanti, creando l’effetto di una buccia fragile, come pelle di cipolla o pasta sfoglia, che aveva cercato di attenuare appiccicando su ogni regalo gli adesivi natalizi della Lega per il Diritto all’Aborto ricevuti insieme al kit annuale di socio. Quel lavoro gli era sembrato cosi rozzo e infantile, cosi mentalmente squilibrato, a dire il vero, che aveva buttato i pacchetti in un vecchio scatolone da fruttivendolo, semplicemente per toglierseli dalla vista. Poi aveva spedito lo scatolone via FedEx a Philadelphia, a casa di Gary. Si sentiva come se avesse fatto un’enorme cagata: per quanto fosse una cosa sporca e sgradevole, adesso almeno si era liberato, e quella situazione non si sarebbe ripresentata tanto presto.
Jonathan Franzen , Le correzioni
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Nulla è in regalo, tutto è in prestito.
Sono indebitata fino al collo.
Sarò costretta a pagare per me
con me stessa,
a rendere la vita in cambio della vita.
È così che è stabilito,
il cuore va reso
e il fegato va reso
e ogni singolo dito.
È troppo tardi per impugnare il contratto.
Quanto devo
mi sarà tolto con la pelle.
Me ne vado per il mondo
tra una folla di altri debitori.
Su alcuni grava l’obbligo
di pagare le ali.
Altri dovranno, per amore o per forza,
rendere conto delle foglie.
Nella colonna Dare
ogni tessuto che è in noi.
Non un ciglio, non un peduncolo
da conservare per sempre.
L’inventario è preciso,
e a quanto pare
ci toccherà restare con niente.
Non riesco a ricordare
dove, quando e perché
ho permesso che aprissero
questo conto a mio nome.
La protesta contro di esso
la chiamano anima.
E questa è l’unica voce
che manca nell’inventario.
Wislawa Szymborska
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