Cane, fedele compagno, un amico su cui posso contare, un’anima silenziosa che mi accompagna nella vita.
Stephen Littleword
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Un cane ti conquista pezzi di cuore un poco alla volta, con la sua fedeltà, il suo amore incondizionato, il suo essere così simile ad un bimbo, ti fa riscoprire la tua parte migliore e ti ama, qualsiasi cosa tu faccia.
Stephen Littleword
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Guarda negli occhi un cane e prova ad affermare che non ha anima.
Victor Hugo
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Forse non si dovrebbe mai usare la parola «no» con un cane, perché è letteralmente devastante; non che si tratti di un concetto sconosciuto ai cani, ma, appena sentono quel suono terrificante uscire dalle labbra dei loro amici adorati, entrano in una sorta di cupa tristezza dalla quale sembra non riusciranno più a risollevarsi. Naturalmente bastano pochi minuti perché si riprendano, e questo è un altro aspetto che amo nei cani: sebbene vivano un’emozione in tutto il suo potenziale, una volta che è finita, è finita, e sono pronti per una nuova esperienza. Evidentemente non sprecano il loro tempo a rimuginare sul passato o ad aspettare con ansia un futuro temuto, ma vivono sempre immersi nel presente.
Jeffrey Moussaieff Masson, I cani non mentono sull’amore
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«Non è possibile mettere in dubbio che nel cane l’affetto per l’uomo sia diventato istintivo.» Sono parole tratte dall’opera L’origine delle specie, di Charles Darwin, pubblicata nel 1859. L’autore aggiunge: «I lupi, gli sciacalli, le volpi e le diverse specie di felini, anche se addomesticati, hanno sempre una spiccata tendenza ad attaccare volatili, pecore e suini, tendenza che si manifesta incorreggibile nei cani che sono stati portati, quando erano ancora cuccioli, da paesi come l’Australia e la Terra del Fuoco, dove i selvaggi non tengono questi animali domestici. Quanto è raro, invece, che si debba insegnare ai nostri cani, anche giovanissimi, a non attaccare il pollame, le pecore e i porci!».
In questo passo Darwin sembra utilizzare un argomento che solo di recente è diventato di moda, e cioè che le emozioni degli animali svolgono una funzione importante in senso evolutivo; anzi, è possibile persino che l’evoluzione stessa sia fondata sulle emozioni, dal momento che secondo Darwin è stato «l’affetto per l’uomo» a produrre il cambiamento negli istinti dei cani addomesticati.
Jeffrey Moussaieff Masson, I cani non mentono sull’amore
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Si è detto che l’uomo appare un dio agli occhi del suo cane; ma se ci si sofferma a riflettere sul fatto che la nostra concezione della divinità ci induce a formulare il concetto di un uomo enormemente potente e onnisciente, che ama, odia, desidera, premia e castiga in modo simile al nostro, non è necessario un grande sforzo di immaginazione per intuire che dal punto di vista del cane il padrone è un cane più grande del normale e straordinariamente sapiente, diverso senza dubbio nella forma e nei modi dalla media dei cani, purtuttavia canino nella sua natura essenziale.
Louis Robinson, Wild Traits in Tame Animals
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Il cane è un eterno Peter Pan, non invecchia mai, perciò è sempre disponibile ad amare ed essere amato.
Aaron Katcher
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Quello che ho sempre amato nei cani è l’immediatezza e l’intensità con la quale esprimono le loro emozioni. Ogni volta che dicevo alla mia cocker spaniel Taffy, il primo cane della mia vita, che saremmo usciti a fare una passeggiata, lei esplodeva in una danza di festeggiamento che si concludeva con una corsa frenetica tutt’intorno alla stanza, sempre in senso orario e a velocità sempre più alta, come se la sua gioia fosse incontenibile. Pur essendo ancora un ragazzo, sapevo già che nessun’altra creatura avrebbe potuto esprimere la sua gioia con la stessa intensità di un cane. Viceversa, quando dovevo dire a Taffy che non poteva venire con me, e pronunciavo la parola «no», lei si mostrava addolorata in modo quasi intollerabile; è difficile che un altro animale possa assumere un’espressione così profondamente delusa come un cane al quale si dice «no».
Jeffrey Moussaieff Masson, I cani non mentono sull’amore
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Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere che cosa significhi essere amato.
Schopenhauer
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Il mio è un cane lupo. Una femmina di nome Tulip. Il cane lupo ha una brutta reputazione: si dice che morda la mano di chi lo nutre. In effetti, una volta Tulip la mano me la morse, ma per errore: la scambiò per una mela bacata che entrambi cercavamo di afferrare nello stesso momento. Uno dei suoi canini mi arrivò all’osso affondando nella giuntura del pollice. Quando misi il dito sotto al rubinetto, se ne distinguevano i nervi. Tutti commettiamo degli errori e lei era molto dispiaciuta. Si rotolava sull’erba con le zampe in aria e quando vide che mi ero fasciato la mano, si mise nell’angolo più buio della camera da letto e ci rimase per il resto del pomeriggio. Non avrebbe potuto esprimere meglio il suo dispiacere.
Se si ha l’aspetto di una bestia feroce, la gente immagina che ci si comporti come tale; e gli uomini, che tendono a ignorare la selvatichezza del proprio comportamento, quando vedono un pastore tedesco scuotono la testa e dicono: “Che ti vuoi aspettare da un lupo?”
Tulip non fece mai nulla per cambiare questa situazione. Se le persone erano propense a guardarla con sospetto, dava loro tutte le ragioni per farlo. Diffidavano di lei e lei diffidava di loro. Di fatto aveva ripudiato la razza umana, o meglio tutti tranne me. Io potevo farle tutto quello che volevo, eccetto fermarla quando abbaiava ai miei simili. Sembrava saperne più di me, al riguardo. Ovunque andasse si comportava sempre con dignità esemplare e perfetta educazione, a patto di essere lasciata in pace. Ma se qualcuno provava ad avvicinarsi, ecco che diceva la sua. In quel caso parlava forte e chiaro, e ne aveva di cose da dire, anche se non capivo con precisione che le passasse per la mente. Ammetto che, per quanto fossi desideroso di saperlo, non lo ero altrettanto di scoprirlo. La sua dolcezza e la sua bontà verso di me erano tali che mi riusciva impossibile non considerarle tratti peculiari della sua personalità; la maniera con cui si rivolgeva agli altri appariva invece piuttosto dura e in certi casi, come si sa, non ci si limita alle sole parole.
Joe Randolph Ackerley, Il mio cane Tulip
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I cani amano gli amici e mordono i nemici, a differenza degli esseri umani, che sono incapaci di amore puro e confondono l’amore con l’odio nelle loro relazioni.
Sigmund Freud
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I cani leggono il mondo attraverso il naso e con l’urina scrivono la loro storia. L’urina è un’altra fonte di informazione sociale assai complessa; è una lingua, un codice, attraverso cui i cani non soltanto esprimono sentimenti ed emozioni, ma si parlano e si accettano.
Joe Randolph Ackerley, Il mio cane Tulip
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Non c’è fedeltà che non tradisca almeno una volta, tranne quella di un cane.
K.Lorenz
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Puoi dire qualsiasi stupidaggine a un cane, e lui ti restituirà uno sguardo che dice: “Mio Dio, hai ragione! Io non ci sarei mai arrivato”.
Dave Barry
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Il genere umano è attratto dai cani perché sono così simili all’uomo; affezionati, confusi, facilmente delusi, avidi di divertimento, grati per ogni gentilezza e per la minima attenzione.
Pam Brown
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