Il primo settembre è un po’ come il primo dell’anno, idealmente si ricomincia.
Stephen Littleword, Aforismi
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Ecco arriva settembre, mese dolce e propizio, di piogge a colorare i prati e di dolci frutti della terra.
Amo settembre, il sole è ancora caldo, si respira ancora aria di gioia e vacanza e qualcosa mi sussurra di sognare e reinventarmi, quasi fosse un nuovo inizio. E’ settembre.
Stephen Littleword, Aforismi
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Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’età,
dopo l’ estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità…
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità…
F. Guccini, Canzone dei dodici mesi
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Settembre è il mese della dolce malinconia, delle giornate piu’ corte, la resa dei conti dell’ennesima estate che ha tradito di nuovo le attese.
E’ il mese del sole che muore prima, il mese dal sapore amaro che ti lascia in bocca qualcosa che finisce.
Le spiagge vuote e gli ombrelloni chiusi, il mare che si muove mentre ci piove dentro,
sulla spiaggia solo impronte che rimangono nella memoria di chi si salva ricordando una giornata di sole,
non c’è onda del mare che possa far sparire un ricordo.
E’ il mese che ti congeda dal sole che scalda, dall’aria tiepida,
è il mese dei ricordi, delle ferite nel cuore..
settembre e le maniche lunghe la sera, quel senso di dispiacere dell’anima prima di tirare un lungo respiro ed entrare in apnea nell’inverno.
Settembre e il mal di pancia per la ripresa delle scuole, col diario nuovo ma ancora niente da scriverci sopra.
La storia si fara’.
Il primo di 4 mesi che finisce in “bre”, come fosse un marchio registrato che ti porta alla neve.
L’estate è calda anche d’inverno, e mentre la stai salutando, la stai gia’ aspettando.
Luca
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Giorno che scorri
senza nostalgie
canoro giorno di settembre
che ti specchi nel mio calmo cuore.
ATTILIO BERTOLUCCI, Sirio, “Settembre”
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“Posò sul giradischi la Pastorale di Beethoven e si domandò se il sopraggiungere di settembre avesse a che vedere con quell’atmosfera di mestizia. Guardò dalla finestra: i pergolati cominciavano ad appesantirsi di grappoli dorati. Com’era possibile che la gente smettesse di amare la vita, si disse.
Per lui il solo fatto di vivere in campagna, pur nel più completo isolamento, era già un motivo di felicità. Veder crescere i frutti della natura, coltivarli, attenderli, gustarli, lavorare, leggere e dormire. Chi mai aveva messo nella testa degli uomini la tensione e la continua ricerca della felicità? Lui stesso aveva rincorso quella chimera, da giovane, come se una sciocca felicità dovesse trovarsi sempre nel passato o nel futuro, mai nel presente. Ma ormai tutto questo era finito. Aveva imparato a essere lento e tranquillo come la natura stessa, senza ideali né ribellioni come gli
animali, immobile e grato come le piante. Non vi era nulla per lui oltre la prospettiva di una buona pipata accanto al fuoco, l’ascolto della musica, il labirinto sempre nuovo della scienza e dello studio, una birra scura ben fredda e, una volta l’anno, un viaggetto per vedere il mare. Ora poteva scivolare nella vecchiaia in pace”
Alicia Gimenez Bartlett, Exit
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Le piogge di Settembre già propizie / gonfian sul ramo fichi bianchi e neri, / susine claudie… A chi lavori e speri / Gesù concede tutte le delizie!
GUIDO GOZZANO, La via del rifugio
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“La sera spoglia il vento
dell’ultimo colore
e spera che il suo lento
declino sia l’amore
nostalgico del fuoco”.
ALFONSO GATTO, da “Aria di settembre”, Poesie 1929-1941
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“Settembre, dolce come un fanciullo malato,
si stende pigro su la proda del fosso,
tra l’erba secca fiorita di pallido rosso,
a guardare nell’acqua, tristemente beato”.
DIEGO VALERI, da “Settembre”, Poesie, 1962
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Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull’ età,
dopo l’ estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità…
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità…
F. Guccini
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Mentre passano stagioni che trascinano ricordi, non è detto che sia tardi se non guardi che ora è.
E. Ruggeri
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Settembre chiude l’estate, ci riporta alle consuete occupazioni ritemprati e rinnovati. Ci ricompensa degli ozi perduti con giornate dolcissime, splendenti e luminose, tiepide, mai troppo calde o troppo fredde. Ci dona la dolcezza dei suoi frutti: uva, fichi, pere, mele, le prime castagne sfuggite ai ricci. E la dolcezza contiene in sé anche la malinconia: le ore di luce diminuiscono, le foglie cominciano a ingiallire, qualche folata di vento già le stacca. Settembre è mese di una felicità sommessa.
DR
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C’è un proverbio che dice: “Dovrebbe sempre essere settembre”. Un mese mite, dolce, venato appena di nostalgia, di una sottile malinconia. Un mese che i poeti sentono vicino al loro cuore.
DR
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“I crepuscoli precoci” dice Cardarelli: settembre è qui, in questo imbrunire dolcissimo che arriva sempre prima e che chiude l’estate come ci si chiude in casa a cenare accendendo i lampadari. Delle sue malinconie ci consoliamo con la dolcezza dell’uva e dei fichi…
DR
1 commento
settembre a me non piace tanto però è belissimo