Perchè come esseri umani decidiamo sempre che quello che non possiamo avere deve essere il nostro obbiettivo, soffriamo per l’impossibile, per quello che ai nostri occhi risulta difficoltoso, amiamo farci del male, consapevoli che quello che desideriamo è troppo, perchè nel profondo le persone soffrono di insicurezza, della paura che nessun altro ci voglia, e che quella è la persona unica nel nostro cuore, un desiderio per farci vedere tristi ed essere compresi dal mondo…
Tutto scivola via, lasciando che le nuove cose si allontanino da noi, per il terrore che non possano essere uguali a ciò che distrugge il nostro cuore, che lacera l’anima e trasforma il sangue in una sostanza intensa, che spinge e fa male, allo stomaco, alle nostre vene, al cuore…
Ma perchè? perchè insistiamo a non aprire i nostri occhi? perchè crediamo di amare ciò che è impossibile? cosa guadagniamo? lacrime, paranoie, confusione, tristezza e buio, rinunciando alla luce di nuovi occhi che potrebbero illuminare il buio che ci avvolge, i sorrisi che porterebberò il nostro stato alla gioia più totale, nuovi cuori che battono pronti a scaldare la nostra anima…
Io ho pensato…
Io ora credo…
Quando la strada che stò percorrendo diventa ardua e pericolosa lascio che il mio cuore soffra per un semplice motivo, aver fatto marcia indietro, lasciando che quella sofferenza si allontani da me, che giorno dopo giorno, il mio cuore ritorni libero di amare qualcuno di nuovo, libero di respirare, guardandomi in torno e respirando intensamente su la collina della serenità, incidendo nella mia anima una delle frasi che circondano la mia gioia, quello che non può essere nostro renderà felice un’altra persona, ed è quello che accadrà anche a noi….
(EJAY IVAN LAC)