I legami fra una persona e noi esistono solamente nel pensiero. La memoria, nell’affievolirsi, li allenta; e, nonostante l’illusione di cui vorremmo essere le vittime, e con la quale, per amore, per amicizia, per cortesia, per rispetto umano, per dovere, inganniamo gli altri, noi viviamo soli. L’uomo è l’essere che non può uscire da sé, che non conosce gli altri se non in sé medesimo, e che, se dice il contrario, mentisce.
Marcel Proust, dal libro “Alla ricerca del tempo perduto“
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Più della psicologia stessa, la sofferenza la sa lunga in materia di psicologia.
Marcel Proust, dal libro “Alla ricerca del tempo perduto“
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Qualsiasi essere amato – anzi, in una certa misura qualsiasi essere – è per noi simile a Giano: se ci abbandona, ci presenta la faccia che ci attira; se lo sappiamo a nostra perpetua disposizione, la faccia che ci annoia.
Marcel Proust, dal libro “Alla ricerca del tempo perduto“
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Non si riceve la saggezza, bisogna scoprirla da sé, dopo un tragitto che nessuno può fare per noi, né può risparmiarci, perché essa è una visuale sulle cose.
Marcel Proust, dal libro “Alla ricerca del tempo perduto“
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Considerazioni sul libro:
E’ un’opera che ci trasporta in mondi diversi dal nostro (l’aristocrazia della Francia della Belle Epoque), senza smettere di parlare di noi a noi, della nostra vita, di chi siamo, di cosa vogliamo.
E’ un grande trattato sull’amore. E sull’amicizia, la nevrosi, la medicina, il bon ton, la gelosia, il dolore, l’indifferenza, la memoria, la mondanità, la letteratura, l’arte, insomma la vita nella totalità delle sue manifestazioni, nella complessità dei suoi aspetti , quella cosa che dovrebbe interessare in grado sommo ogni persona sveglia o appena cosciente.
E’ un’opera basilare di psicologia. Senza costruire sistemi come la psicanalisi freudiana, ma con una precisione e una profondità di introspezione che ci lascia ammirati e stupefatti, ogni frase, ogni riga della preziosa e fluviale autoanalisi intrapresa da Proust, ci rivelano qualcosa che oscuramente sospettavamo ma mai eravamo riusciti a formulare con chiarezza, oppure riesce a sovvertire ogni nostro precedente convincimento, ma senza turbarci come capita spesso ai manuali di psicologia, anche i migliori.