«Quando non si riesce a dimenticare, si prova a perdonare»
Primo Levi, Da “Se questo è un uomo”
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Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere quest’offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati in fondo. Più già di così non si può andare: condizione umana più misera non c’è, e non è pensabile. Nulla è più nostro: ci hanno tolto gli abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero, non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di noi, di noi quali eravamo, rimanga.
Primo Levi, Da “Se questo è un uomo”
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Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall’indagare sulle loro radici, finchè non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.
L’ombra del vento – Carlos Ruiz Zafón
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Nella Giornata della memoria che cade il 27 Gennaio di ogni anno si ricorda lo Sterminio degli Ebrei! Il 27 gennaio del 1945 i soldati dell’Armata Rossa giunsero ad Auschwitz abbatterono i cancelli e liberarono i prigionieri… Un modo per NON DIMENTICARE questo orrore!
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Dal diario di Anna Frank così scriveva Anna pochi giorni prima che i tedeschi irrompano nell’ alloggio segreto….
15 luglio 1944
…Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’ intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà Vedi le foto: Giornata della Memoria nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili”.
la tua Anna
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“Ciò che più colpiva le menti di quegli uomini che si erano trasformati in assassini, era semplicemente l’idea di essere elementi di un processo grandioso, unico nella storia del mondo (“un compito grande, che si presenta una volta ogni duemila anni”) e perciò gravoso. Questo era molto importante perché essi non erano sadici o assassini per natura; anzi, i nazisti si sforzarono sempre, sistematicamente, di mettere in disparte tutti coloro che provavano un godimento fisico nell’uccidere. (…). Perciò il problema era quello di soffocare non tanto la voce della loro coscienza, quanto la pietà istintiva, animale, che ogni individuo normale prova di fronte alla sofferenza fisica degli altri. Il trucco usato da Himmler ( che a quanto pare era lui stesso vittima di queste reazioni istintive) era molto semplice e molto efficace: consisteva nel deviare questi istinti , per così dire, verso l’io. E così, invece di pensare: che cose orribili faccio al prossimo!, gli assassini pensavano: che orribili cose devo vedere nell’adempimento dei miei doveri, che compito terribile grava sulle mie spalle!”
Hannah Arendt, La banalità del male
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Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.
Elie Wiesel, La notte
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In occasione della “giornata della Memoria”, su history channel (can. 407 di sky) andrà in onda un documentario che racconta la rocambolesca storia di un rom italiano che diventa fascista,sfugge dalla deportazione nazista e combatte nella resistenza. Ecco il link col video di presentazione
Nel giorno della Memoria 27 Gennaio 2010
Mai più!
Basta! Carnefici,
aprite gli ugelli:
che m’attraversi l’aria velenosa
così che siano, le pene d’un martirio
portate a conclusione
e il corpo mio alfine abbia riposo
e pace l’anima, e il silenzio
spenga ogni grido, e asciughi
un’ultima lacrima che cola
dagli occhi, ormai ciechi,
che più non vogliono sentire
le orecchie, né gli occhi guardare
l’incubo d’orrore,
che, indulgente, la morte
soltanto può annullare.
Andrà lo strazio mio per tutto il mondo
a dire: basta!
a urlare: “Carnefici, mai più!”.
Armando Bettozzi
27 Gennaio 2010
non serve soffrire perche è brutto
io è tè è unà fàvolà che non esiste
ciao! mi potete scrivere una poesia sullo shoa inventate da voi per domani a scuola però ke nn sn di poeti
[…] Frasi Olocausto Giornata della Memoria […]
Fanno pena queste persone uffìì mammamia perchè è successo? mah qui succede di tutto …. bay
solitamente le tragedie umane sono considerate da tutti come qualcosa da commiserare ……, un libro scritto da LORENZO ALBERTINELLI il cui titolo è LAGER … definisce .un luogo diverso da tutto…..il resto del mondo perchè è un confronto con il dolore,con la sofferenza…… e anche con l’espressione umana piu’ silenziosa che manifesta la propria interiorità ed una grande sensibilità, che è quella di svelare l’anima…..quella parte che difficilmente si puo’ comprendere a parole….è quella silenziosa. che si respira quando si entra in un cimitero….si è avvolti dal silenzio…..le tombe avanzando ci parlano….si ascoltano voci diverse. che alte. raggiungono il cielo …e, una stretta al cuore si prova per chi ha dovuto rinunciare agli affetti, ai sorrisi alle carezze, alla gioia di costruire una famiglia,di educare i propri figli….. di vederli crescere giorno per giorno……di chi non è piu’ tornato . sapendo, e sentendo la morte vicina…..con la sensazione che la vita si possa stringerla nel pugno di una mano, come un fiore, come una nuvola, come una foglia che cade da un albero….o come una goccia che all’improvviso bagna il viso insieme ad una lacrima……ricordiamo questa giornata diversa, arricchendoci interiormente….perchè l’uomo possa concepire i sentimenti….i valori…..gli ideali….la vita…..la morte……e soprattutto credere che tra la terra ed il cielo esiste un invisibile filo che ci unisce, l’amore……una forza che questo giorno ne è pieno……raccogliamolo nel cuore e portiamolo dentro…..con una preghiera……..
Mi serve una piccola riflessione sulla giornata della memoria.. è per domaniiiii.. mi fareste un favore
la vita e’ un dono di Dio, nessuno ha il diritto di
toglierci questo dono, se non il propio.
sono del parere che chi, per motivi che su questa terra non hanno nessuna importanza, debbano essere sepolti, ma scusate non morti, vivi vivi.
È difficile ricordare ciò che si vorrebbe dimenticare
È difficile inseguire ciò che a cui si vorrebbe sfuggire