La vita e i sogni son pagine di uno stesso libro. La lettura seguita è la vita reale. Ma quando l’ora abituale della lettura (il giorno) è trascorsa, e arriva il momento del riposo, noi continuiamo spesso a sfogliare oziosamente il libro, aprendo a caso questa pagina o quella, senz’ordine e senza seguito, imbattendoci ora in una pagina già letta, ora in una nuova; ma il libro che leggiamo è sempre il medesimo. La singola pagina isolata, pur priva di connessione con l’ordinata lettura dell’intera opera, non ne differisce tuttavia granché, quando si pensa che comincia e finisce all’improvviso anche la lettura regolare, e può quindi ritenersi come una pagina unica, sebbene un po’ più lunga.
Arthur Schopenhauer, da “Il mondo come volontà e rappresentazione.”