Lasciare significa: lasciare che per un po’ le cose seguano il loro corso, che si muovano liberamente senza il nostro intervento, finché la direzione del loro movimento non si mostri spontaneamente.
Se rinunciamo a tentare di guidare le cose e quelle, muovendosi, si allontanano da noi, lasciamole andare. Molliamo la presa. Se le lasciamo andare per la loro strada, ci rendiamo liberi per qualcos’altro.
Se ci stacchiamo da qualcosa che alla lunga rappresenta un peso piuttosto che un aiuto ad andare avanti, poi saremo pronti ad aprirci all’essenziale, a ciò che conta. Sebbene a volte, dall’esterno, questa possa sembrare una perdita, con il tempo finirà per rivelarsi un guadagno per noi e per altri.
Un progetto o un prodotto si comporta con noi proprio come se fosse una persona, come se avesse un’anima e gli fossero stati assegnati un destino e un tempo. Come se il progetto o il prodotto fossero qualcosa di vivo che ha un inizio, matura e poi lentamente viene meno. Una volta fatto il suo tempo, crea nuovo spazio per qualcos’altro, il futuro.
Un’altra riflessione da fare é questa: quel dato progetto o prodotto aggiunge qualcosa a ciò che esiste da prima o, alla lunga, gli sottrae qualcosa? E’ al servizio di ciò che esisteva già tanto da essere fonte di gioia e di crescita, senza sottrargli nulla? O ciò che esisteva prima è al servizio del nuovo progetto o prodotto e, per fargli posto, pian piano viene meno e sconta grazie al nuovo qualcosa di decisivo? O lasciando campo libero a quello che appare allettante, ciò che esisteva prima si conquista l’accesso a una dimensione che gli corrisponde di più e lo fa crescere senza essergli di peso?
E c’é ancora una domanda che dobbiamo porci. Come reagisce il nostro ambiente al nuovo su cui puntiamo? Sarà salutato con favore? Sarà adatto al nostro ambiente e lo farà progredire?
Come accade anche nella vita, anche in questo caso ciò che conta è essere in armonia con un movimento che è al servizio di molti, li riunisce e li guida in una interazione in cui vincono tutti.
Qual è allora la vera domanda? La domanda é: il nostro progetto e il nostro prodotto sono al servizio della vita di molti con amore?”
Bert Hellinger, “Gli ordini del successo“
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Gli Ordini del Successo Nella vita e nel lavoro Bert Hellinger |