Se c’ era una cosa che proprio non riusciva a capire era quello strano modo di fare della gente.
Ogni volta che qualcuno gli chiedeva “tu cosa fai nella vita?” tutti si aspettavano che lui rispondesse “faccio l’ operaio”, o “lavoro in fabbrica”, perchè lui effettivamente lavorava in fabbrica sin da quando era giovane.
Tutti i giorni lui si alzava di prima mattina per recarsi in quell’ antro grigio e nauseabondo che era il suo magazzino, e usciva solo al tardo pomeriggio, per tornare a casa. In realtà però lui faceva tutto ciò semplicemente per guadagnare, avere una tetto, e potersi concedere alla sera qualche ora di riposo osservando dalla finestra le nuvole passare.
Si, perchè questa era la cosa che davvero amava fare: osservare le nuvole.
E trovava illogico il fatto che dovesse dire “sono un operaio” semplicemente perchè faceva l’ operaio per quasi tutto il suo tempo.
Lui lavorava tutto il giorno in quella fabbrica.
Ma lui, prima di tutto, era un osservatore di nuvole.