Cosi’ ogni gioia troppo viva e’ un errore, un’illusione, perche’ nessun desiderio soddisfatto puo’ renderci a lungo felici, e perche’ ogni nostro bene, ogni nostra felicita’non ci sono concessi che a caso e per un tempo che a nessuno e’ noto, possono dunque da un momento all’altro esserci di nuovo strappati_ Ogni dolor…e deriva dallo svanire di una tale illusione : la gioia e la sofferenza nascono dunque l’una e l’altra da una conoscenza erronea : ecco perche’ tanto il giubilo(persona che esulta/gioisce) quantoil dolore restano estranei al saggio, di cui nessun avvenimento riesce a turbare_ Bisogna ponderare bene, distinguere le cose che dipendono da noi da quelle che non ne dipendono, e non far assegnamento alcuno su queste ultime; in tal modo si e’ sicuri di liberarsi totalmente dal dolore, dalla sofferenza e dalle angosce_ Ora la sola cosa che dipende da noi e’ la volonta’; ecco la via per cui si passo’ a poco a poco alla vera dottrina della virtu’: facendo notare che mentre i mali e i beni (esterni) ci vengono dal mondo esteriore indipendenti da noi, viceversa la gioia e lo scontento interiore sono opera della nostra volonta’
“Il mondo come volonta’ e rappresentazione”, A. SCHOPENHAUER