C’è sempre un principe su un bianco destriero
che corre a salvare il suo amico prigioniero.
C’è sempre una strega brutta e malvagia
con i capelli simili a serpi
ed occhi rossi come di bragia.
C’è sempre un orco così grande e grosso
che quando sbadiglia fa
fa un parapiglia
Rossana Guarnieri, Fiabe e Filastrocche
***
Le favole dove stanno?
Ce n’è una in ogni cosa:
nel legno del tavolino,
nel bicchiere, nella rosa.
La favola sta lì dentro,
da tanto tempo e non parla:
è una bella addormentata
e bisogna risvegliarla.
Ma se un principe, o un poeta
a baciarla non verrà,
un bimbo la sua favola
invano aspetterà.
Gianni Rodari
***
Mastro Geppetto
abete pioppo larice pino,
sega raspa pialla martello
vra vra vra
visc visc visc
tic tac toc
tic tac toc
tic
piedi stinchi tronco braccia
mani collo bocca orecchie
occhio occhio
(mastro Geppetto stanco)
Pinocchio.
Roberto Piumini
***
Signori e signore
venite a visitare
lo zoo delle favole
con le bestie rare.
Ammirate in questa gabbia
il gatto con gli stivali
mentre con crema e spazzola
si lucida i gambali.
Al grillo parlante
qui rivolgete l’occhio:
è zoppo per colpa di Pinocchio.
Il pesciolino d’oro
nuota in questo laghetto:
la zuppa di pepite
è il suo piatto prediletto.
Il coniglio di Alice
abita qui vicino:
ha un orologio svizzero
in ogni taschino.
Vedete da questa parte
il corvo poco saggio
che apre il becco a cantare
e perde il suo formaggio:
non ha ancora imparato
l’antica lezione:
ci costa ogni mattina
tre etti di provolone.
Gianni Rodari
***
Un ragazzino di nome Hansel
insieme a Gretel, la sua sorellina,
sente per caso che la matrigna
dice a suo padre, una sera, in cucina:
“Non c’è più un soldo e per i tuoi figli
non c’è che un tozzo di pane a testa.
Per non vederli morire di fame
abbandoniamoli nella foresta…”.
Il giorno dopo, padre e matrigna
vanno nel bosco coi due figlioli,
poi s’allontanano senza dir nulla
e i due bambini rimangono soli.
Ma i sassolini, fatti cadere
dal furbo Hansel lungo il cammino,
fanno tornare ben presto a casa
col chiar di luna, bimba e bambino.
Passano i giorni, la fame resta,
e son di nuovo là abbandonati,
non trovan più del pane i pezzetti,
già gli uccellini li hanno mangiati!
Gretel singhiozza:”Ho tanta paura!”
Hansel le dice:”Con me sei al sicuro”,
le dà la mano e camminano a lungo…
intanto il bosco è sempre più scuro!
A un tratto Hansel, che scruta nel buio,
grida:”Laggiù c’è una luce!E’ vicina!”.
I bimbi corrono tutti felici
e così arrivano ad una casina.
Che strana casa di zucchero e panna,
di cioccolato, biscotti e canditi!
I bimbi assaggiano…hanno una fame!
E chi resiste a quei dolci squisiti?
Tutto ad un tratto la porta si apre
e una vecchina li invita ad entrare…
però è una strega che mangia i bambini!
Hansel e Gretel si fanno acchiappare!
Lei chiude Hansel dentro a una gabbia,
poi dice a Gretel:”Tu invece mi aiuti!
Accendi il forno che voglio arrostire
quel ragazzino tra dieci minuti”.
Povera Gretel, non sa cosa fare!
Poi ha un’idea e, con aria innocente,
dice alla vecchia:”Non sono capace
di controllare se il forno è bollente!”.
La strega infila la testa nel forno,
ma Gretel, pronta accanto al portello,
la spinge dentro con tutte le forze
e chiude il forno con il chiavistello!
Poi, finalmente, spalanca la gabbia
e abbraccia stretto il suo fratellino.
Intorno a loro c’è un vero tesoro:
” Possiamo prenderne almeno un pochino!”.
E così i bimbi, con oro e gioielli,
tornano a casa dal loro papà.
Lui li credeva perduti per sempre
e adesso piange di felicità!
Gianni Rodari
***