Era una sorta di rituale di ritorno a casa, un’immersione nell’amore che ci teneva uniti, anche se la vita ci spingeva verso strade sempre più diverse.
Continuo a camminare. Le persone sorridono, i bambini sono allegri per queste poche ore primaverili in pieno inverno.
Il traffico scorre fluido, tutto sembra perfettamente in ordine, tranne il fatto che nessuno di questi individui sa – o finge di non sapere, o semplicemente non gli interessa – che ho appena perduto mia moglie.
Ma non capiscono quanto sto soffrendo? Dovrebbero sentirsi tutti tristi, commossi e solidali con un uomo dall’anima sanguinante d’amore.
Invece seguitano a ridere, immersi nelle loro piccole e miserabili vite che si realizzano solo nei fine-settimana.
Che pensiero ridicolo: probabilmente molte delle persone che incrocio hanno l’anima dilaniata – e io non so perché né come stiano soffrendo.
P.COELHO – LO ZAHIR