Tutto ciò che è ignoto si immagina pieno di meraviglie.
Tacito, Agricola
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Tutta la conoscenza scientifica è incerta; gli scienziati sono abituati a convivere con il dubbio e l’incertezza. Questo tipo di esperienza è preziosa, e a mio modo di vedere anche al di là della scienza. Nell’affrontare una nuova situazione bisogna lasciare aperta la porta sull’ignoto, ammettere la possibilità di non sapere esattamente come stanno le cose; in caso contrario, potremmo non riuscire a trovare le soluzioni.
Richard P. Feynman, Il senso delle cose
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Allora questa è la fine, ma è anche l’inizio di una storia che è la mia vita e di cui mi piacerebbe ancora parlare con te per vedere insieme se, tutto sommato, c’è un senso. È la mia vecchia teoria: se diventi un esperto di formiche capisco il mondo. Se ti dedichi con compassione, con amore, con tanto ‘culo sulla seggiola’ a qualsiasi soggetto, arrivi a capire il mondo.
“La verità è una terra senza sentieri”. Cammini, trovi. Non c’è chi ti dice “Guarda, il sentiero per la verità è quello”. Non sarebbe la verità. Se rimani nel conosciuto non scoprirai niente di nuovo.
Tiziano Terzani, La fine è il mio inizio
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Così come quando si viene al mondo, quando si muore abbiamo paura dell’ignoto. Ma la paura è qualcosa che è dentro di noi, che non ha nulla a che fare con la realtà.
Isabel Allende, La casa degli spiriti
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Che cos’è la coscienza? È la bussola dell’ignoto.
Victor Hugo, I miserabili
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Ciò che si dice la conoscenza consiste nel ricondurre l’ignoto al noto; ma la vera conoscenza, la conoscenza essenziale, non dovrebbe procedere nel senso opposto?
Mario Andrea Rigoni, Variazioni sull’impossibile
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PRATICAMENTE – Avverbio prediletto per ridurre l’ignoto al noto. Popolare tra gli studenti. Praticamente il misticismo di Caterina da Siena. Praticamente ciò che non sarà mai pratico è pratico.
Giuseppe Pontiggia , Le sabbie immobili
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Nella migliore delle ipotesi, in viaggio, si lascia il noto per l’ignoto: è naturale sentirsi più esposti all’azzardo e ai pericoli. È perciò quasi istintiva la nascita del desiderio di proteggersi. A ben vedere, però, non è soltanto quando siamo in viaggio che cerchiamo sicurezza. La retorica della sicurezza dilaga ben oltre l’attività turistica. Le nostre abitudini e il nostro linguaggio quotidiano tradiscono un’ansia di sicurezza e di certezze, di cui non siamo neppure consapevoli. Si va dal mondo delle assicurazioni a quello dell’informatica, dalle automobili ai trattamenti economici previdenziali, dalla sanità all’alimentazione, ai rapporti affettivi e sessuali.
In breve, sembriamo davvero appartenere a quella che lo psicoanalista americano James Hillman ha chiamato la «civiltà dell’ airbag». Dove il feticismo delle assicurazioni e delle istruzioni di sicurezza ci solleva dal ragionare in maniera responsabile sulla correttezza e sulla necessità dei nostri comportamenti. La cosa più importante, ci ripetono, è non andare a sbattere. Per il resto, ognuno si arrangi e provveda come meglio può. Va da sé che le certezze, come gli airbags, abbiano un certo costo, e che occorra lavorare sodo per potersele permettere.
Duccio Canestrini, Non sparate sul turista
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Non temere! Accogli l’ignoto e l’impreveduto e quanto altro ti recherà l’evento; abolisci ogni divieto; procedi sicuro e libero. Non avere omai sollecitudine se non di vivere. Il tuo fato non potrà compiersi se non nella profusione della vita.
Gabriele D’Annunzio
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Il fascino dell’ignoto domina tutto
Omero
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La cosa più insignificante racchiude un po’ d’ignoto. Troviamolo.
Guy de Maupassant
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Si era appena resa conto che esistono deu cose che impediscono a una persona di realizzare i propri sogni: pensare che essi siano impossibili, oppure – grazie a un improvviso scarto della ruota del destino – vedere che si trasformano in qualcosa di possibile quando meno ce lo si aspetta. In quel momento, affiora la paura di un cammino ignoto, di una vita piena di sfide sconosciute, della possibilità che le cose a cui siamo abituati scompaiano per sempre.
Paulo Coelho
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