Senza destare l’attenzione una buona barca bada a se stessa. Nel vento si tiene in equilibrio senza tentennare; tra i flutti si tiene a galla senza affondare.
Ray Grigg, Il Tao della barca
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E vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito.
Antoine de Saint-Exupéry, Cittadella
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La vita coniugale è una barca che porta due persone in mezzo a un in burrasca; se uno dei due farà qualche movimento brusco, la barca affonderà.
Lev Tolstoj, Pensieri inediti
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Volete dire che, quanto ad arrivare, si arriva sempre, Non sareste chi siete se già non lo sapeste. Il capitano del porto disse. Vi darò l’imbarcazione che fa per voi, Qual è. E una barca con una lunga esperienza, ancora del tempo in cui tutti andavano alla ricerca di isole sconosciute, Qual è, Forse ne avete già incontrata qualcuna, Quale, Quella. Appena la donna delle pulizie capi dove il capitano indicava, usci correndo da dietro i bidoni e urlò, E’ la mia barca, è la mia barca, bisogna perdonarle l’insolita rivendicazione di proprietà, a tutti i titoli abusiva, semplicemente la barca era quella che le era piaciuta. Sembra una caravella, disse l’uomo, Piú o meno, ne convenne il capitano, un tempo era una caravella, poi ha subito modifiche e adattamenti che l’hanno un po’ alterata, Ma sempre una caravella è, Si, nell’insieme ha conservato il suo vecchio aspetto, E ha alberi e vele, Quando si va a cercare isole sconosciute è la piú affidabile. La donna delle pulizie non riuscí a trattenersi, Per me, non voglio altro, Chi siete voi, domandò l’uomo, Non vi ricordate di me, Assolutamente no, Sono la donna delle pulizie, Quali pulizie, Quelle del palazzo del re, Quella che apriva la porta delle petizioni. Non ce n’erano altre, E perché non siete al palazzo del re a pulire e aprire le porte, Perché le porte che desideravo veramente sono già state aperte e perché da oggi in poi pulirò solo barche, Allora siete decisa a venire con me a cercare l’isola sconosciuta, Sono andata via dal palazzo uscendo per la porta delle decisioni, Stando cosí le cose, salite sulla caravella, vedete un po’ com’è, dopo così tanto tempo avrà bisogno di una bella lavata, e fate attenzione ai gabbiani, che non c’è da fidarsi, Non volete venire con me a vedere dall’interno la vostra barca, Avete detto che era vostra, Scusate, e stato solo perché mi piaceva, Piacere è probabilmente il miglior modo di possedere, possedere dev’essere il peggior modo di piacere. Il capitano del porto interruppe la conversazione, Devo consegnare le chiavi al padrone della barca, all’uno o all’altro, decidetevi, per me fa lo stesso, Le barche hanno la chiave, domandò l’uomo, Per entrare no, ma dentro ci sono i depositi e le stive, e la scrivania del comandante con il diario di bordo, Si occuperà lei di tutto, io vado a reclutare l’equipaggio, disse l’uomo, e si allontanò.
José Saramago
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“Cantigas de portugueses
São como barcos no mar-
Vão de uma alma para outra
Com riscos de naufragar.”
Canti di portoghesi
Sono come barche nel mare-
Vanno da un’anima all’altra
Col rischio di naufragare.
Fernando Pessoa
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onosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po’
sulle rotte dell’oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.
J.Brel
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La barca è più sicura nel porto. Ma non è per questo che le barche sono state costruite.
Il cammino di Santiago, Paulo Coelho