Se non puoi essere un pino in cima alla collina.
sii un arbusto nella valle, ma sii
il miglior, piccolo arbusto accanto al ruscello;
sii un cespuglio, se non puoi essere un albero.
E se non puoi essere un cespuglio, sii un filo d’erba,
e rendi più lieta la strada;
se non puoi essere un luccio , allora sii solo un pesce persico:
ma il persico più vivace del lago!
Non possiamo essere tutti capitani, dobbiamo essere anche equipaggio.
C’è qualcosa per tutti noi qui,
ci sono grandi compiti da svolgere e ce ne sono anche di più piccoli,
e quello che devi svolgere tu è li, vicino a te.
Se non puoi essere un’autostrada, sii solo un sentiero,
se non puoi essere il sole, sii una stella.
Non é grazie alle dimensioni che vincerai o perderai:
sii il meglio di qualunque cosa tu possa essere.
Douglas Malloch, “The Best of Whatever You Are”
***
Si, voglio essere io la vita che hai deciso di prendere per mano, io.
Io che voglio essere la prima della fila, io che la sera prima di dormire ho bisogno di pensarti e sorridere.
Voglio essere quella a cui pensi mentre fai colazione, quella che ti distrae dai libri mentre stai studiando.
Io, quella che quando ti vede arrivare già sente il cuore che esplode.
E voglio mancarti, voglio sapere che mi pensi, voglio sapere che in fondo per te non c’è niente di meglio, di me. Di me che son fragile, di me che se litighiamo piango.
E voglio essere io quella strada da percorrere per mano, tra tanti baci e mille abbracci dentro a un letto.
Perchè io voglio sapere che se alla mattina apri gli occhi e sorridi, è perchè ci sono anch’io, con te.
Con te tutta la vita, con te anche quando non ci sono. Con te dentro al cuore, nella mente e nelle ossa. Con te dappertutto.
E voglio essere io ad amarti, io a riempirti di sorrisi e di quelle risate che ti rendono bello come nessuno.
E voglio che sia tu ad amarmi, tu a prendermi per mano. E voglio che sia tu, per tutta la vita.
***
Voglio Volere. Io Voglio un mondo all’altezza dei sogni che ho.
L.Ligabue
***
Voglio diventare un barcone, vedere capire e sentire il peso di chi porto, poi imparare a non capovolgermi mai. Voglio diventare un politico europeo o italiano, salire su quel barcone, fare lo stesso tragitto al contrario e non perchè mi obbliga qualcuno e mi manda alla deriva o a morire così imparo, ma per imparare da solo davvero a sapere cosa vuol dire, e cosa è quel tragitto: forse è quello che manca per inventare una nuova legge o decidere di fare qualcosa usando il veramente. Voglio diventare un bagnino e mettermi sulla riva coi binocoli, per scrutare se c’è qualcuno da salvare in mare, poi voglio girarmi e vedere se anche sulla terra c’è qualcuno da salvare da quelle onde alte delle politiche che annegano gli uomini e le loro decisioni prese da troppo lontano a certi vicini. Voglio diventare un numero di vittime e cambiarmi, diventare più piccolo, avvicinarmi allo zero. Voglio diventare un giornalista, un attore, uno scrittore, e piangere o pregare prima di parlare, informare o raccontare, senza sentirmi accusare di non saper fare il mio mestiere, di non saper contenere il dolore, di non essere composto davanti ai corpi in decomposizione. Voglio diventare un’accusa e assaporare la mia eventuale indifferenza, accidia, incompetenza. Voglio diventare un innocente e avere qualcos’ altro da raccontare ai miei simili un po’ meno innocenti. Voglio diventare una vergogna, provarmi, poi sentire cosa sentono quelli che mi provano o non riescono a provarmi. Voglio diventare sabbia per sopportare i chili di morti che si appoggiano a me almeno per la fine. Voglio diventare un sub per vedere se c’è qualcosa sotto quei natanti, cosa c’è sotto l’Europa, sotto gli uomini, cosa c’è in fondo alla morte. Voglio diventare un centro di accoglienza e star benissimo. Voglio diventare un euro, chiamare tutti gli altri euro possibili, e servire a chi servo, non a chi parla di cosa serve. Voglio diventare un Papa e cominciare anche a predicare, senza essere accusato di predicare, o di volermi paragonare a un Papa .Voglio diventare una colpa e darmi un nuovo senso, voglio diventare un senso e aggiungerlo ai primi cinque ormai non bastanti. Voglio diventare una paura e passare, voglio diventare uno stronzo più di quel che sono, per andare fino in fondo, risalire, e cercare di farmi salvare da chi non lo sarà mai più o non lo è mai stato. Voglio essere una guerra e scoprire come mi moltiplico e perchè credo nel continuamente. Voglio diventare una parola e smettere di farmi solo pronunciare. Voglio diventare.
Alessandro Bergonzoni
***
Io non voglio essere guidata nella mia vita dalla paura, ma voglio essere guidata dal coraggio. Il coraggio che ho sempre avuto nella mia vita.
V.Luxuria
***
Io sono chi Voglio Essere!
Paolo Borzacchiello
***
Voglio essere un dettaglio, quel dettaglio che migliora.
Lo zucchero a velo sul croissant, la panna sul caffè, il pezzo preferito di una canzone, il ciondolo di un braccialetto.
Non voglio essere essenziale, perché non c’è nulla di cui in realtà non si possa fare a meno o non possa venir sostituito.. Voglio essere un dettaglio.
tumblr