Bianco come il sole acceso, bianco come il mio cuore nel pensarti.
Stephen Littleword, Piccole Cose
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Bianco, se il mio amore avesse un colore, non sarebbe rosso cuore, ma bianco.
Puro, innocente, tenero, che invita a dolci e delicati pensieri, ma allo stesso tempo forte, tanto forte da reggere in se’ tutti gli altri colori.
Allo stesso modo ciò che sento è somma d’emozione, mistura suprema e perfetta, voce dell’anima, coro armonioso del più intenso mio sentire.
Anton Vanligt
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O è bianco o è nero, spesso non si riescono a vedere mezze misure. Ma se stai a guardare cio’ deriva da uno sguardo distorto dovuto alla paura e alla rabbia. Il mondo è fatto di sfumature. Tutte in se’ splendide!
Stephen Littleword, Aforismi
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“Bianco, mi ha detto, il colore dell’origine e della fine. Il colore di chi sta per cambiare condizione. Bianco, mi ha detto, il colore del silenzio assoluto; non il silenzio della morte, ma quello del preludio a tutte le metamorfosi possibili.”
Marcela Serrano, Il tempo di Blanca
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E quando lei mi parlerà di un cielo scuro, di un paesaggio bianco, ricorderò stelle che non ho visto, che lei guardava, e neve che nevicava nel suo cielo. Con la strana delizia di ricordare di aver toccato ciò che non toccai, se non con quelle mani che non raggiungo con le mie, tanto distanti. P. Salinas
Pedro Salinas, la voce a te dovuta
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Com’è soave l’amore quand’è sincero da entrambe le parti, è un airone bianco sulla neve, l’occhio non lo separa
s.f.
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Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco…
Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco.
Alessandro d’Avenia, Rossa come il sangue, bianca come la neve
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Si comincia con uno spazio bianco. Non dev’essere necessariamente carta o tela, ma secondo me dev’essere bianco. Noi diciamo bianco perché abbiamo bisogno di una parola, ma la definizone giusta è «niente». Il nero è l’assenza della luce, ma il bianco è l’assenza della memoria, il colore del non ricordo.
Stephen King, Duma Key
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Diceva un foglio bianco come la neve: “Sono stato creato puro, e voglio rimanere così per sempre. Preferirei essere bruciato e finire in cenere che essere preda delle tenebre e venir toccato da ciò che è impuro”. Una boccetta di inchiostro sentì ciò che il foglio diceva, e rise nel suo cuore scuro, ma non osò mai avvicinarsi. Sentirono le matite multicolori, ma anch’esse non gli si accostarono mai. E il foglio bianco come la neve rimase puro e casto per sempre – puro e casto – ma vuoto
Kahlil Gibran
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Sebbene sia bianco il signore degli elefanti bianchi, che i barbari Pegu pongono sopra a ogni cosa
E bianche le pietre che i pagani antichi donavano in segno di gioia, per un giorno felice
Bianche cose nobili e commoventi, come i veli di sposa, l’innocenza, la purezza, la benignità dell’età sebbene abiti bianchi vengano dati ai redenti davanti a un trono bianco, dove il santissimo siede, bianco come la lana,
sebbene sia associato a quanto di più dolce, onorevole e sublime…
La bianchezza della balena:
Niente è più terribile di questo colore,
Una volta separato dal bene,
Una volta accompagnato al terrore
La bianchezza dello squalo bianco, l’orrida fissità del suo sguardo che demolisce il coraggio
La fioccosa bianchezza dell’albatro, nelle sue nubi di spirito
La bianchezza dell’albino bianco
E cosa atterrisce dell’aspetto dei morti se non il pallore Bianco sudario colore?
Spettri e fantasmi immersi in nebbie di latte il re del terrore avanza nell’apocalisse
Su un cavallo pallido
E pallidi i cappucci della pentecoste
E il mare nel suo richiamo abissale
Nell’antartico, bianco sconfinato cimitero,
il bianco sogghigna nei suoi monumenti di ghiaccio
Il pensiero del nulla si spalanca nella profondità lattea del cielo
Bianco l’inverno bianco, la neve bianca, bianca la notte, bianca l’insonnia bianca, la morte bianca e bianca la paura è bianca
L’universo vacuo e senza colore ci sta davanti come un lebbroso
Anche questo è la bianchezza della balena
La bianchezza della balena
Capite ora la caccia feroce? Il male abominevole, l’assenza di colore
Vinicio Capossela, La bianchezza della balena
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E’ forse perchè con la sua indefinitezza, adombra i vuoti e le immensità disumane dell’universo e, in tal modo, ci colpisce alle spalle con il pensiero dell’annullamento, quando contempliamo le bianche profondità della Via Lattea? O è forse perché, nella sua essenza, il bianco non è tanto un colore quanto l’assenza visibile del colore e, al tempo stesso, la fusione di tutti i colori; è forse per questi motivi che c’è una così muta vacuità, piena di significato, in un vasto paesaggio nevoso – un incolore onnicolore d’ateismo dal quale rifuggiamo? e quando consideriamo quell’altra teoria degli scienziati, secondo la quale ogni diversa tinta terrena – ogni imponente o aggraziata coloritura – i dolci riflessi dei cieli e dei boschi al tramonto; si, e i velluti dorati delle farfalle, e le guance di farfalla delle giovanette, non sarebbero altro se non inganni sottili, non veramente inerenti alle sostanze, ma deposti su di esse dall’esterno, così che ogni cosa la natura che abbiamo deificata dipinge né più né meno che una prostituta, i cui allettamenti non fanno altro che nascondere l’intimo corrompimento; e quando, procedendo oltre, consideriamo che il mistico cosmetico il quale produce ciascuna tinta, il grande principio della luce, rimane perennemente bianco e incolore in sé, e che, ove operasse senza tramiti sulla materia, toccherebbe ogni oggetto, persino i tulipani e le rose, con la sua tinta senza colore – quando consideriamo tutto questo, l’universo ammorbato sembra disteso sotto i nostri occhi come un lebbroso; e come il viaggiatore ostinato in lapponia, che rifiuta di portare occhiali colorati e coloranti, allo stesso modo il povero infedele perde la luce degli occhi fissando il monumentale sudario bianco che avvolge ogni aspetto del mondo che lo circonda. E di tutte queste cose la balena albina era il simbolo. Vi stupisce dunque la caccia accanita?…
Moby Dick, Herman Melville
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