Il manipolatore relazionale è un tipo di personalità patologica narcisista, egocentrica; un vampiro psico-affettivo che si nutre dell’essenza vitale delle sue prede. Critica, disprezza, colpevolizza, ricatta, ricordando agli altri i principi morali od il perseguimento della perfezione, ma questo solo quando gli torna utile. E per raggiungere i suoi scopi ricorre a raggiri, ragionamenti pseudo-logici che capovolgono le situazioni a suo proprio vantaggio. Spesso la sua comunicazione è paradossale: messaggi opposti in double bind, a cui è impossibile rispondere senza contraddirsi; oppure deforma il significato del discorso. Si auto-commisera, si deresponsabilizza, non formula richieste esplicite e chiare. Eppure non tollera i rifiuti, vuol sempre avere l’ultima parola per trarre le sue conclusioni, pur non condivise. Muta opinioni e decisioni. Soprattutto mente, insinua sospetti, riferisce malintesi . Simula somatizzazioni ed autosvalutazioni, ma dimostra sostanzialmente disinteresse affettivo.
Si tratta, insomma, di personalità disturbate e disturbanti, con cui ci si può legare sentimentalmente per venire immancabilmente destabilizzati dalla loro perfida influenza.
Giuseppe M. S. Ierace
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Le 30 caratteristiche tipiche del manipolatore affettivo:
1) Colpevolizza gli altri, ricattandoli in nome del legame familiare, dell’amicizia, dell’amore etc
2) Fa credere che bisogna essere perfetti, che non bisogna mai cambiare opinione, che bisogna sapere tutto
3) Sa fare leva sui principi morali degli altri per raggiungere i propri scopi
4) Critica, svaluta e giudica le qualità, la competenza, la personalità altrui
5) Può essere geloso anche se è un genitore o un parente
6) Utilizza lusinghe per adulare, fa regali o improvvisamente è premuroso
7) Fa la parte della vittima per essere compatito (esaspera il suo malessere e il carico di lavoro)
8) Rifugge le sue responsabilità riversandole sugli altri
9) Non comunica chiaramente i suoi bisogni, sentimenti e opinioni
10) Spesso risponde in modo vago
11) Cambia argomento con disinvoltura nel corso di una conversazione
12) Evita i colloqui e le riunioni
13) Telefona o lascia appunti scritti invece di parlare di persona
14) Invoca ragioni logiche per mascherare le sue richieste
15) Deforma e interpreta la verità
16) Non sopporta le critiche e nega l’evidenza
17) Fa minacce velate o ricatta apertamente
18) Semina zizzania, crea sospetti e conflitti per avere la situazione sotto controllo o per provocare la rottura della coppia
19) Cambia idea, comportamenti e opinioni a seconda delle situazioni
20) Mente
21)Punta sull’ignoranza degli altri e li convince della sua superiorità
22) E’ egocentrico
23) I suoi discorsi sembrano logici e coerenti, mentre i suoi modi, le sue azioni e il suo stile di vita no lo sono affatto
24) Si riduce sempre all’ultimo momento per chiedere o far fare qualcosa agli altri
25) Non tiene conto dei bisogni e dei desideri altrui
26) Ignora le richieste (ma dice di occuparsene)
27) Produce uno stato di malessere o un senso di intrappolamento
28) Ci fa fare cose che probabilmente non sceglieremmo spontaneamente
29) E’ efficiente nel perseguire i propri fini, ma a spese altrui
30) E’ costantemente oggetto di discussione tra le persone che lo conosconoSe avete la sensazione profonda che qualcosa non vada nell’altro/a o nella vostra relazione con lui/lei il suggerimento è quello di consultare un esperto che vi aiuti a comprendere meglio le motivazioni del vostro disagio e vi permetta di scoprire se siete realmente vittime di manipolazioni.
Dott. F. Sacca
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La relazione con un narciso manipolatore e’ una esperienza che segna profondamente chi la vive poiche’ prosciuga ogni giorno la voglia di vivere e le energie, sgretolando una realta’ che si immaginava perfetta. Il narciso seduce, avvolge, crea l’illusione dell’amore romantico ma con il passare del tempo, quelle che credevamo fossero solo sensazioni poco chiare assumono toni sempre piu’ definiti, fino a quando non ci rendiamo conto che di avere di fronte una persona incapace di amare. Siamo diventati apprensivi, incerti sulle sue reazioni, dubitiamo di tutto anche di noi stessi. L’opera del narciso e’ martellante, finalizzata a mettere in discussione l’autostima della partner, insinuando un senso di permanente inadeguatezza ad affrontare ogni situazione della vita. Siamo sommersi continuamente dal dubbio se potevamo fare altro, ci sforziamo sempre di piu’ ma non e’ mai abbastanza. Quando proviamo un forte senso di colpa, e ci addossiamo la causa dei comportamenti violenti del nostro compagno molto probabilmente il narciso manipolatore ha gia’ messo in atto la macchina infernale per distruggerci. Ma siamo ancora in tempo per liberarci di lui. Il primo passo da fare e’ ammettere che i suoi comportamenti ci danno fastidio, ci fanno soffrire e renderci conto che lui e’ cambiato nel corso della nostra relazione.
La relazione con un narciso manipolatore si caratterizza per essere un rapporto di dipendenza e di manipolazione, che ricalca la dinamica schiavo-padrone o vittima carnefice. Il padrone/carnefice considera la sua preda come un oggetto, un mezzo per confermare la sua superiorità mentre lo schiavo/vittima viene gradualmente impoverita di ogni risorsa per compiacere sempre di più il carnefice. Paradossalmente in questo schema la figura della vittima/schiavo, ha un vantaggio, quello di potersi liberare dalle catene di un amore manipolatorio. L’unica via d’uscita è cambiare e non aspettarsi che il narciso cambi o comprenda, lui considera la vittima solo come uno strumento nelle sue mani per soddisfare i propri bisogni e soprattutto non soffre per le conseguenze delle sue azioni. La vittima di un narciso manipolatore non è stata in grado di proteggersi e di individuare il pericolo, per cui il primo passo da fare è rinunciare al desiderio di salvare il proprio carnefice e di volerlo modificare per farlo assomigliare al proprio ideale di uomo. Fronteggiare un manipolatore non è semplice perché lui è un vero esperto in materia, vi farà sentire in colpa, farà leva sui vostri sentimenti o vi aggredirà umiliandovi, instillando in voi il dubbio che avete sbagliato qualcosa, per farvi tornare sui vostri passi e riavvicinarvi a lui. Qualunque cosa rispondiate non andrà mai bene, per un narciso manipolatore non esiste mai la risposta giusta, per lui direte sempre la cosa sbagliata perche siete voi a non capire.
Per scardinare il rapporto dipendente con un narciso manipolatore è fondamentale:
● non iniziare a discutere con lui/lei poiché qualunque discussione si trasformerà in uno scontro o in un ricatto, la comunicazione e’ sempre impregnata di manipolazione, per cui dietro alle sue parole vi è sempre il bisogno di assoggettare al suo bisogno.
● i suoi comportamenti gentili ed educati sono manovre manipolatorie a cui seguiranno periodi di violenza e aggressività verbale e non.
● valutare esclusivamente le azioni e non le parole, poiché queste ultime le usa con abilità al fine di creare una realtà immaginaria finalizzata a irretirvi ma ben presto i suoi comportamenti negativi usuali vi riporteranno con i piedi per terra.
● diffidate di tutto ciò che vi obbliga a fare o vi richiede, il narciso manipolatore è abile nel creare in voi l’dea che stare in coppia implica compiacerlo ed assecondare ogni sua richiesta. Quando questo non avviene vi fa sentire sbagliati e vi ingenera il senso di colpa.
● accettate l’idea che non potrete mai essere un partner perfetto, ognuno ha le sue debolezze ma questo non significa non essere amabili o non sapere amare. Un narciso manipolatore vi giudicherà sempre e voi non vi sentirete mai all’altezza
● la comunicazione deve essere semplice, chiara e non aggressiva, ad una domanda segue una risposta precisa, evitate critiche dirette che non sono altro che un esca a cui lui abboccherà creando discussioni senza fine. Il narciso manipolatore non instaura un dialogo ma fa solo un monologo
● la relazione con un narciso manipolatore si caratterizza per l’iperadattamento della propria partner a lui, questo significa che la vittima non ha mai tempo per sé ma si deve dedicare esclusivamente a lui. Iniziate a ritagliare del tempo per voi stessi senza giustificare le vostre scelte, decidete e comportatevi di conseguenza
● non reagire alle provocazioni
● cercare una indipendenza economica qualora non ci fosse
● ricostruire una rete di amicizie e di contatti da cui il narciso perverso allontana le proprie vittime. Le relazioni sono un valido appoggio nei momenti in cui il carnefice attacca la vittima e la svuota di ogni capacità e consapevolezza di sé.
Una relazione deve garantire l’autonomia dei membri che la compongono, ognuno rimane se stesso pur avvicinandosi all’altro. La coppia padrone/carnefice e vittima/schiavo invece si caratterizza per un incastro distruttivo, in cui il primo utilizza la propria partner come risorsa da cui attingere energia per completarsi, non concedendole mai di avvicinarsi troppo. Il paradosso narcisistico consiste nel ricercare l’altro, assorbire la sua energia e negarne l’esistenza allo stesso tempo. Tra I due componenti della coppia si crea un attaccamento che distrugge la vittima, i suoi desideri e le aspirazioni ogni qual volta questa non soddisfa o mette in discussione le richieste del manipolatore. L’unico modo per non rimanere invischiati in una relazione del genere è quello di restare se stessi, porre dei limiti e chiedere rispetto. Qualora non riuscissimo ad allontanarci da un narciso manipolatore e’ consigliato chiedere aiuto ad uno specialista psicoterapeuta per non continuare ad essere la sua vittima e riprendere in mano la nostra vita.
Dott. Marco Salerno
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I manipolatori, si credono abili nel mescolare bugie a mezze verità, si fanno la loro trama e si immergono talmente in profondità in questa melma che alla fine non si ricordano più da che da che parte uscirne, ed è allora che si scoprono ,ed è allora che abbondano i non ricordo… gli smemorati non dovrebbero mai mentire.
Rosamary
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Il manipolatore colpevolizza, giudica, critica, svaluta le qualità, la competenza, la personalità del partner. Proietta sull’altro i suoi difetti e glieli rinfaccia. È bugiardo, sfuggente, indifferente, indiretto, geloso, egocentrico. Rifugge le sue responsabilità, deforma e interpreta la verità, nega l’evidenza. Non cessa di fare paragoni che tendono a sminuire l’altro. Più lo deprime più egli si sente superiore. Più il partner diventa insicuro, più lui si sente forte e dominante. E il bello è che il manipolatore, pur godendo del suo potere, pensa di essere perfettamente normale.
Il risultato nel partner-vittima è uno stato di malessere, un senso di intrappolamento: egli si sente forzato a fare cose che spontaneamente non vorrebbe. Rapidamente perde in autostima, e fiducia in sé, si sente socialmente insicuro e incompetente, e comincia a somatizzare: ansia, depressione, insonnia, impotenza. Il corpo implode sotto il peso delle frustrazioni. Entrato in una relazione affettiva che credeva strutturante, il partner si trova sul cammino dell’autodistruzione.
E se cerca di evidenziare i problemi della coppia, il manipolatore lo accuserà di essere lamentoso e vittimista.
Ove trovi la forza di troncare la relazione malata, il manipolatore farà di tutto per recuperare il rapporto e riportare la vittima nella sua ragnatela, pronunciando parole di amore eterno, ricattando, minacciando, denigrando.
Come tutte le vittime di violenze morali o fisiche, il partner del manipolatore si porta appresso il senso di colpa di non aver saputo prevenire e prevedere le conseguenze, ed il sospetto che la continuazione della relazione sia frutto di un latente masochismo. In questo la Nazare-Aga è rassicurante: il manipolatore è un dissimulatore che sa far cedere le resistenze della vittima, la quale, una volta interrotta la relazione malata, non desidera in alcun modo riprenderla
Dario Quintavalle su Isabelle Nazare-Aga, “La manipolazione affettiva. Quando l’amore diventa una trappola”
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“Vi è chi grida ‘amami!’ ed altri ‘non mi amare!’. Ma una certa specie, la peggiore e la più disgraziata dice: ‘Non mi amare e siimi fedele!’ ”
A.Camus
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