I cavalli non hanno progetti in comune con gli uomini. La relazione con il cavallo è fondata essenzialmente sull’unico obiettivo di «metterlo al nostro servizio». Saltare gli ostacoli, girare alla corda, cambiare di galoppo al volo o restare nel box e farsi pulire e lucidare, sono tutte situazioni inventate dall’uomo. A noi piace credere che ai cavalli tutto questo faccia piacere o che comunque trovino un certo interesse a servire il destino degli uomini.
All’inizio i cavalli sono stati addomesticati per servire da mezzi di trasporto. Poi questo utilizzo è scomparso ma il legame che unisce l’uomo al cavallo si è mantenuto nel tempo. L’equitazione, quindi, non è uno sport come gli altri. Unisce infatti due esseri completamente diversi, che per loro stessa natura non hanno niente a che fare l’uno con l’altro.
Il cavallo è il nostro specchio. Chi vuole progredire deve guardare se stesso dentro al proprio cavallo. Dobbiamo essere consapevoli di ciò che siamo e accettare di cambiare. Accettare di rimetterci in discussione quando le cose non vanno. Accettare l’idea che le reazioni del cavallo sono le risposte al nostro atteggiamento fisico e mentale. Accettare di cambiare è il punto di partenza. Essere capaci di comprendere i messaggi che il cavallo ci invia, fargli capire ciò che vogliamo da lui e capire a nostra volta ciò che lui ci vuole dire. Cerchiamo quindi un punto d’incontro e un approccio con il cavallo attraverso lo studio e la comprensione della sua natura.
Lorenzo Capellini, Il fascino dei cavalli
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Puoi condurre un cavallo all’abbeveratoio, ma non puoi costringerlo a
bere
anonimo
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I fondamenti della comunicazione tra uomo e cavallo si riferiscono a tre principali aspetti: la fiducia, il rispetto, la connessione. Tutte le risposte si trovano dentro a questi tre concetti. Quando i tre aspetti si congiungono si raggiunge la massima intesa uomo-cavallo.
Lorenzo Capellini, Il fascino dei cavalli
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Un cavallo! Un cavallo! Il mio regno per un cavallo! Shakespeare
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Dio, non permettere che io vada in un Paradiso dove non ci sono
cavalli!
R.B. Cunningham-Graham
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Non esiste una così intima segretezza come tra cavaliere e cavallo.
R. Smith Surtees
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Un cavallo, forte, potente, bello, è la proiezione dei sogni che la
gente fa di se stessa, e ci permette di fuggire dalla nostra esistenza
quotidiana.
P.Brown
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C’è qualcosa nell’esteriorità di un cavallo che si attaglia
all’interiorità di un uomo.
Sir W. Churchill
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I cavalli sono mutevoli, lo sai; molti pony danno del filo da torcere
a robusti stallieri, ma se gli metti in groppa un bambino o un adulto
disabile, diventano docili come agnellini. Non so cosa sia: sembra una
specie di intuito…
Jackie Croom
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Il cavallo è un animale povero, va in giro con gli zoccoli e senza calze; se gli salti addosso ti porta; se lo metti davanti a una carrozza esso la tira; se lo lasci in un posto sta lì, ed ecco che dorme in piedi.
Cochi e Renato
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Il cavallo di un contadino non ha mai cedimenti, mai problemi a
partire.
Non rifiuta mai il morso, non si accascia mai.
Non permette al mondo di ammirare la sua bellezza.
Anthony Trollope
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il nostro cavallo deve avere la convinzione che tutto ciò che gli chiediamo sia realizzabile e che niente di brutto gli possa capitare, anche se si trovasse di fronte a una situazione nuova e imprevista. È il concetto della «desensibilizzazione»: far scomparire la paura di fronte alle situazioni che causano stress.
Lorenzo Capellini, Il fascino dei cavalli
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Il cavallo è comunque ben diverso da noi essere umani. Le cattive intenzioni, il fare del male, non fanno parte della sua natura. Questa è una prerogativa solo degli uomini. Bisogna togliersi dalla testa che il cavallo voglia farci del male intenzionalmente e premeditatamente. Spesso sentiamo dire che questo o quel cavallo ha un brutto carattere, è ombroso: ma non è affatto vero! Semplicemente cerca di fuggire da una situazione negativa ma non ce l’ha con noi. Siamo noi che dobbiamo capire perché scappa.
Dobbiamo sempre pensare che il cavallo è il nostro specchio. Specchiamoci in lui e quello che vedremo sarà un cavaliere collerico, ignorante, presuntuoso. Dobbiamo accettare il fatto che la reazione del cavallo non è che la sua risposta a un nostro atteggiamento. Sfortunatamente, la violenza è troppo spesso la manifestazione dell’ignoranza.
Lorenzo Capellini, Il fascino dei cavalli
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L’animale che egli cavalcava era un cavallo rovinato dall’aratro, che con l’età aveva perduto ogni bella qualità, ma conservato tutti i vizi; era magro e irsuto, con un collo da pecora ed una testa a forma di martello, la criniera spelacchiata e la coda erano tutte aggrovigliate con bacche spinose; un occhio era senza pupilla, e guardava fisso come quello di uno spettro, ma l’altro conservava un luccichio davvero diabolico. Pure, a giudicare dal suo nome, «Polvere da sparo», doveva essere stato un tempo un cavallo focoso e vivace;
Washington Irving
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Cosa sarebbe stato dell’umanità senza il cavallo? Il grande Cesare, Alessandro il Grande, i grandi di Spagna… Sarebbero stati veramente grandi senza il cavallo? Questa nazione sarebbe mai nata senza il generoso aiuto di questo nobile animale? E qual è il miglior modo per sdebitarsi se non quello di offrir loro un pascolo grasso e tranquillo dove potersi nutrire e procreare in pace.
Lo chiamavano Trinità