Un segreto confidato, non è più un segreto.
Stephen Littleword, Aforismi
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Quel che di bello c’è nella vita è sempre un segreto… Per me è stato così… Le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono i segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.
Alessandro Baricco, “Castelli di rabbia”
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Nessun fuoco, nessun carbone può ardere così forte come un amore segreto, di cui nessuno sa nulla.
Charles Morgan
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Le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.
Alessandro Baricco, Castelli di rabbia
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Avere dei segreti presenta questo inconveniente: perdiamo il senso delle proporzioni e non ci rendiamo più conto se il nostro segreto è importante o no. Edward Morgan Forster
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Non celare il segreto del tuo cuore.
Dillo a me, solo a me, in segreto.
Tu che sorridi tanto gentilmente,
sussurralo sommessamente,
il mio cuore l’udrà,
non le mie orecchie.
La notte è fonda,
la casa è silenziosa,
i nidi degli uccelli
son coperti di sonno.
Dimmi tra lacrime esitanti,
tra sorrisi titubanti,
tra dolore e dolce vergogna,
il segreto del tuo cuore!
Rabindranath Tagore
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Il segreto del successo è la sincerità. Se riesci a fingerla, ce l’hai fatta!
Arthur Bloch
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Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere.
Charles Baudelaire
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Colui al quale confidate il vostro segreto, diventa padrone della vostra libertà
François De La Rochefoucauld
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Chi dice il segreto degli altri è un traditore; chi dice il proprio è uno sciocco.
Voltaire
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E’ sincero il dolore di chi piange in segreto.
Marziale
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“Cos’è l’infedeltà?” chiesi mentre svoltavamo in un sentiero orlato di rose gialle. Elizabeth si fermò. La guardai e mi accorsi che aveva un’espressione triste. Per un momento pensai di aver detto qualcosa di sbagliato, ma poi vidi che il suo sguardo era posato sulle rose, non su di me. Mi chiesi chi le avesse piantate. “Significa avere amici.. segreti”, disse infine. “Amici che non si dovrebbero avere.”
Vanessa Diffenbaugh, Il linguaggio segreto dei fiori
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..”Perché c’era qualcosa, tra quei due, qualcosa che in verità doveva essere un segreto, o qualcosa di simile. Così era difficile capire ciò che si dicevano e come vivevano, e com’erano. Ci si sarebbe potuti sfarinare il cervello a cercar di dare un senso a certi loro gesti. E ci si poteva chiedere perché per anni e anni. L’unica cosa che spesso risultava evidente, anzi quasi sempre, e forse per sempre, l’unica cosa era che in quel che facevano e in quello che dicevano e in quello che erano c’era qualcosa per così dire di bello. Non ci si capiva quasi niente, ma almeno quello lo si capiva”..
Castelli di rabbia, Alessandro Baricco